MONTE ARGENTARIO – L’incontro con le attività produttive e turistiche del Monte Argentario, ha fornito lo spunto per parlare di un settore che in Maremma fa da traino, ma necessita ancora di ulteriori spinte. Il viaggio di Valentina Culicchi, candidata del Partito Democratico al consiglio regionale, ha toccato una delle mete predilette del turismo in Maremma. «Le azioni di valorizzazione e promozione dei prodotti, così come dell’offerta turistica, devono necessariamente essere sviluppati attraverso il marketing territoriale – ha spiegato la candidata del Pd -, ciò significa studiare strategie differenti di promozione e svilupparle al meglio, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie che consentano condivisioni e interazioni su ampia scala. Potenziare il portale di prenotazione regionale, potrebbe far risparmiare tutti gli operatori turistici che pagano commissioni di circa il 20% sulle prenotazioni provenienti da vari siti internet. Il marchio Toscana, e di conseguenza Maremma, è un punto di forza che va ulteriormente studiato, stilizzato e venduto».
Grande importanza, nel comparto turistico, viene poi riservata alla formazione: «L’idea è quella di avere nelle strutture ricettive personale di qualità, per questo è necessario offrire ai nostri albergatori una varietà di proposte per la formazione sul campo – ha proseguito la candidata al consiglio regionale -. L’idea è quella di creare sinergie tra istituzioni, associazioni di caegoria, strutture ricettive e scuole ad indirizzi turistici.».
Perché, come ha infine aggiunto Valentina Culicchi: «Ci sono aree di grande vocazione turistica che non esprimono le proprie potenzialità. Attraverso la programmazione e la progettazione di forme di investimento, è necessario sollecitare una nuova azione. Tanto è stato fatto, come gli esempi del turismo sportivo legato ai grandi eventi hanno dimostrato. Mondiali di vela, Giro d’Italia, campionati europei di atletica master, sono alcune delle manifestazioni di richiamo e visibilità sul nostro territorio. Tanto ancora però occorre fare per non rimanere fermi solamente al turismo sportivo riconosciuto come passivo, ovvero di coloro che seguono una manifestazione, ma allargare i confini verso quello attivo, fatto di persone che si recano in un luogo per praticare uno sport. La Maremma in tal senso, è terra vocata alla pratica di molte discipline, dalle più tradizionali a quelle emergenti, in modo che sul nostro territorio il turista non possa solo ammirare le bellezze del paesaggio, ma anche svolgere attività sportive e essere attirato da questo contesto».