GROSSETO – «Per rilanciare l’edilizia e l’artigianato di qualità serve un fondo di garanzia regionale per la riqualificazione della prima casa ed una regolamentazione avanzata ed omogenea». Lo afferma Marco Sabatini, candidato al consiglio regionale per “Si Toscana a sinistra”. «Per una volta sono d’accordo con il presidente di Confindustria Squinzi che recentemente ha sottolineato che l’agevolazione fiscale della detrazione 50% per i lavori di ristrutturazione e l’ecobonus (al 65%) per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici vanno resi strutturali».
«Il forte ridimensionamento di questi provvedimenti che potrebbe partire già dal 2016 rischia di buttare all’aria una delle poche scelte giuste fatte in questo paese negli ultimi vent’anni – precisa Sabatini -. L’Ecobonus oltre a ridare un po’ di fiato all’economia di tante imprese nel settore artigiano, edile, etc. rappresenta un’opportunità irrinunciabile per tutti quei privati che altrimenti non avrebbero ad esempio possibilità di ristrutturare casa per renderla energeticamente efficiente. Verso questa direzione dovrebbe andare anche l’impegno della Regione Toscana nei prossimi anni cercando di sostenere anche chi, certi tipi di intervento ha necessità di farli, ma non possiede la liquidità per realizzarli».
«Lo strumento che potrebbe essere messo a disposizione è quello di un fondo di garanzia per l’accesso al credito destinato ai proprietari di prima casa. Tale misura potrebbe incrementare già quella esistente presso il Ministero del Tesoro e scatenare un circolo virtuoso fatto di tantissimi interventi diffusi sul patrimonio edilizio privato a beneficio delle famiglie, delle imprese e dell’occupazione ed anche della lotta all’evasione fiscale. A fianco di queste agevolazione è chiaro che bisogna anche intervenire dal punto di vista normativo spingendo la regolamentazione verso la bio-edilizia – prosegue -. In questa direzione la Provincia di Grosseto nel recente passato ha elaborato, in collaborazione con Asl, Ance, Legambiente e gli ordini e collegi professionali, il Regolamento per l’edilizia bio-eco sostenibile. Un regolamento gratuito ed omogeneo per tutto il territorio che abbiamo consegnato a tutte le Amministrazioni comunali e che però ancora non è stato recepito».
«Da ciò si capisce che forse il più importante problema sta proprio nella sensibilità della Politica rispetto a questi temi. L’Italia, dopo aver gestito malissimo ed ucciso il settore delle energie rinnovabili, che invece andrebbe riportato alla luce sostenendo tanti piccoli e medi impianti diffusi sul territorio, rischia di perdere anche il treno della riqualificazione edilizia e dell’innovazione nelle costruzioni che ormai dovrebbero, specialmente per le nuove previsioni, essere sempre caratterizzate da una qualità energetica, e non solo, elevatissima. Non percorrere questa strada sarebbe un delitto – conclude Sabatini -, l’ennesimo, perpetuato nei confronti dell’economia e del territorio e nei confronti di quelle aziende locali che hanno puntato, o vogliono puntare, sulla qualità per reggere il confronto con un mercato ormai sempre più selvaggio anche in questo settore».