SCANSANO – Si intitola “D’infinito Donna” lo spettacolo da un’idea di Emanuela Canton e Valeria Petri in scena questa sera alle 21 al teatro Castagnoli di Scansano. Uno spettacolo sperimentale che nasce da varie esperienze laboratoriali di danza terapia ed arti integrate sulla mitologia e gli archetipi femminili dell’Antica Grecia.
Nei vari laboratori gli Archetipi delle Dee sono stati esplorati sia nelle risorse che nei limiti, nelle luci come nelle ombre, per una conoscenza di sé ed ai fini di un sostegno nella quotidianità.
Nello spettacolo che ne è scaturito, il vissuto di ogni partecipante prende forma in performances danzate e parole che sono l’essenza di ciò che ha sentito e provato, facendo tesoro delle proprie risorse e caratteristiche.
Per questo la parola “sperimentale”: perché l’obiettivo principe non risiede nel riproporre una bellezza che sia solo da vedere, non in una mera tecnica, non in una messa in scena, bensì nell’avvicinarsi all’autenticità dell’essere e del sentire.
Persone provenienti da mondi diversi, chi dalla danza, chi dal teatro, chi dal canto, chi da laboratori di arti terapie, di età e con storie diverse, hanno dunque messo a disposizione risorse, limiti ed esperienze, per dar vita ad una sincera e vera opera d’arte.
Un copione che, pur avvalendosi di ricerche e di studi consolidati, non si crea con foglio e matita, ma scaturisce fondamentalmente dalle parole e dai corpi danzanti.