SCANSANO – Il carcere come istituto di riabilitazione e non solo di pena. E’ di questo che si parla venerdì 15 maggio, alle 17, nella biblioteca “Aldo Busatti” di Scansano per il ciclo di incontri “Il Tè del venerdì”, attraverso la presentazione di due volumi: “Ne vale la pena” di Carlo Mazzerbo e Gregorio Catalano (edizioni Nutrimenti) e “Ricette al fresco” a cura di Giovanna Baldini (Edizioni Ets).
Carlo Mazzerbo, nell’amministrazione penitenziaria da oltre 30 anni, è stato dal 1994 al 2008 direttore della casa di reclusione di Gorgona. Insieme al giornalista Gregorio Catalano – firma di Paese Sera, L’Occhio, il Messaggero e Corriere della Sera – venerdì ripercorrerà la sua esperienza di inserimento e contrasto all’emarginazione dei detenuti. Sulla piccola isola, perla dell’Arcipelago toscano, si è sperimentato, infatti, un modo di inserimento dei detenuti attraverso pesca, acquacoltura, agricoltura e allevamento. Attività che hanno favorito lo sviluppo economico e la creazione di legami con la popolazione locale: detenuti e abitanti dell’isola hanno studiato insieme per sostenere l’esame di licenzia media, formato un gruppo musicale e un armo di canottaggio.
Mazzerbo e Catalano racconteranno quindi questa esperienza, che realizza il principio di rieducazione dei carcerati, sancito dall’articolo 27 della Costituzione.
A seguire sarà presentato anche il volume “Ricette al fresco” a cura di Giovanna Baldini. L’esperienza è stata seguita anche da un’insegnate volontaria del carcere, Daniela Conviti, scansanese residente a Pisa. In “Ricette al fresco” sono raccolte 85 ricette inventate dai detenuti del penitenziario toscano che, a partire da pochi ingredienti a loro disposizione, hanno saputo creare piatti sorprendenti. Attraverso il lavoro insieme e la condivisione di gusti e sapori, il cibo diventa un modo per creare legami, conoscere, sperimentare una forma di libertà creativa.
L’evento è promosso dal Coeso Società della salute, che gestisce i servizi bibliotecari, e dal Comune di Scansano, in collaborazione con le associazioni del territorio Auser, Tante Quante, Caritas e Macramè.