di Barbara Farnetani
GROSSETO – «Siamo cresciuti e ci siamo trovati di fronte ad un bivio: come stabilizzare chi lavora con noi. E così abbiamo deciso di avvalerci degli sgravi e delle opportunità che offre il jobs act e assumere 13 operatori a tempo indeterminato, mentre altri tre resteranno Co.co.co.» Massimiliano Frascino, presidente della Fondazione il Sole spiega le ragioni che hanno portato al Fondazione ad un passo così importante, ancor più in un momento di crisi come questo.
«Questa decisione ci porterà ad un salto di qualità notevole. Ovviamente c’è anche preoccupazione, ma non è una scelta che è stata fatta a cuor leggero – prosegue Frascino -. Ma siamo consapevoli di avere un ruolo sociale e che si deve ragionare come un’impresa. Le assunzioni avverranno tra settembre e ottobre, dopo che la regione avrà pubblicato il bando per gli incentivi alle assunzioni. Questo potrà comportare per le famiglie un piccolo un aumento nella compartecipazione alle attività, perché non è pensabile non tener conto dell’aumento degli oneri, ma si tratta di un sacrificio che va comunque nel senso di un aumento nella qualità della vita dei figli e delle famiglie stesse». 126 le persone con disabilità varie che frequentano il centro.
«Noi non facciamo un intervento una tantum qui si tratta di un’attività regolare, sei giorni su sette e a volte anche la domenica, attività strutturate che impegnano gli utenti. E stiamo parlando di persone con ritardo cognitivo serio. La nostra ricchezza più grande è proprio la grande umanità e capacità dei nostri operatori».
Come ricorda Frascino la Fondazione si sostiene solo per un quarto con aiuti pubblici (circa 75 mila euro), il resto lo fanno le imprese, ma anche il 5 per mille e le donazioni private. «Il pubblico, specie dopo questo passo, deve starci vicino, quanto alle imprese: spero se ne aggiungano delle altre». In un primo momento i costi per la Fondazione (che ha già due persone assunte a tempo indeterminato) non aumenteranno sensibilmente, tra tre anni, finiti gli incentivi del jobs act, invece passeranno da 290 a 370 mila euro. «Avevamo già in mente di stabilizzare il personale, il jobs act ci dà una bella mano». Si trata di contratti di lavoro da 33 ore settimanali, per uno stipendio di circa 900 euro. «La mattina dalle 9 qui ci sono 38 ragazzi che non vanno più a scuola, e d’estate porteremo al mare 100 persone». Oltre alle persone assunte ci sono 18 ragazzi tra servizio civile regionale e nazionale, nove giovani volontari e 90 volontari saltuari.
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