GAVORRANO – Dopo il caso antenna il Pd torna compatto e ritrova unità di intenti a sostegno dell’amministrazione. È bastata una riunione per trovare la quadra e uscire da una situazione di imbarazzo che però sembra ormai rientrata. È di oggi infatti una nota congiunta della segreteria comunale Pd e del circolo di Gavorrano con la quale si chiariscono una serie di aspetti, chiudendo, sembra in modo definitivo, la polemica, e punzecchiando anche l’opposizione. Alla minoranza che in questi giorni aveva fortemente criticato l’installazione dell’antenna, il Pd ha voluto replicare ricordando che la stessa opposizione in consiglio comunale si era astenuta sul provvedimento che di fatto ha poi consentito la collocazione dell’impianto.
«La segretaria comunale del Pd e il circolo di Gavorrano – si legge nella nota – ribadiscono il pieno sostegno all’amministrazione comunale di Gavorrano e decidono di rilanciare il circolo del capoluogo ripartendo dal tesseramento e continuando con rinnovato impegno e convinzione l’attività politica».
«Il circolo Pd di Gavorrano sottolinea nuovamente la propria posizione critica in merito al posizionamento dell’antenna per la ricezione della telefonia mobile, chiedendo all’amministrazione un confronto sul “Piano di ubicazione della antenne” e chiarisce che non sono all’opposizione di questa maggioranza, ma che si opporranno in futuro a eventuali nuove installazioni di antenne senza il necessario confronto con i cittadini».
«Ci stupiamo – affermano dal Circolo Pd del capoluogo – dell’improvviso interessamento dell’opposizione alla vicenda, in considerazione del fatto che notoriamente i rappresentanti di minoranza si sono astenuti dal voto in occasione del Consiglio Comunale durante il quale era in discussione proprio l’approvazione del Piano. Non si capisce pertanto in quali sedi abbiano manifestato la loro asserita contrarietà di oggi».
«In merito agli attacchi ingiustificati rivolti al segretario Gabrielli, a cui va la solidarietà unanime del partito, ribadiamo la netta distanza da un modo di fare politica fondato sull’insulto, evidentemente rimasto per alcuni l’unico modo per avere visibilità».