GROSSETO – Il lavoro stagionale, una realtà molto importante per il tessuto socio-economico del territorio di Grosseto, «rischiava di essere fortemente penalizzato dall’entrata in vigore della NASpI il prossimo 1° maggio. La FISASCAT, la federazione del terziario, turismo e servizi della Cisl di Grosseto, fa rientrare l’allarme per gli addetti del settore turistico e rilancia sulla necessità di cambiare le norme sulla nuova indennità di disoccupazione che sostituirà l’ASpI». Così il sindacato parla di lavoro stagionale e Naspi.
«La modifica da parte del Governo, su indicazione del consulente Stefano Sacchi – affermano dalla Fisascat Cisl di Grosseto e Siena -, arriva dopo l’allarme lanciato proprio dal sindacato sull’emergenza che si sarebbe venuta a creare con l’introduzione della nuova Naspi per tutti quei lavoratori stagionali che non riescono a coprire almeno otto mesi contrattualizzati ogni anno. I lavoratori stagionali nel turismo sono un piccolo esercito fatto di grandi professionalità che da sempre hanno un sostegno al reddito per affrontare i mesi nei quali le aziende hanno un forte calo di presenze nelle loro strutture. La NASpI andava a colpire circa 250 mila stagionali su tutto il territorio nazionale, andando a ridurre del 50% la durata e quindi il valore del sussidio – fa sapere il segretario della categoria di Grosseto Alessandro Gualtieri – Il rischio concreto è quello di mettere a repentaglio il livello di professionalità garantito dal settore, costringendo gli addetti ad offrire le proprie capacità nei mercati esteri o in altri ambiti lavorativi, esponendo così il nostro territorio ad una perdita di competitività che di certo non può permettersi».
«Per quest’anno, come dichiarato dallo stesso Sacchi sulle pagine di Repubblica.it due giorni fa, i lavoratori stagionali possono tirare un sospiro di sollievo. – continua Gualtieri – Abbiamo fatto un grande lavoro di pressione sul Governo e siamo riusciti a portare a casa una vittoria che purtroppo ha una scadenza. Resta il fatto che aspettiamo comunque le circolari ed i decreti che ufficializzeranno questa modifica e che ci daranno la sicurezza. I lavoratori sono stanchi di dichiarazioni ed annunci, vogliono certezze».
Un allarme generale quello della Fisascat di Grosseto, fortemente preoccupata per un settore fondamentale nel nostro territorio che fa del turismo uno dei propri cavalli di battaglia e fonte di reddito e ricchezza per tutti, cittadini ed istituzioni.
«Noi pensiamo già al 2016 e chiediamo a gran voce al Governo di modificare la durata del sussidio e di creare un sistema di effettiva corrispondenza della stessa con le settimane di lavoro prestate. In un momento come quello che stiamo vivendo è del tutto fuori luogo penalizzare le fasce più deboli della popolazione – conclude Gualtieri – senza poi menzionare gli effetti che avrebbe sui consumi, innescando un effetto a cascata che metterebbe a rischio tutti gli altri settori, da quelli produttivi a quelli del commercio e dei servizi. Per quest’anno possiamo annunciare che l’allarme è rientrato, ma noi continuiamo a lavorare per mettere in sicurezza il reddito di tutti».