GROSSETO – Anche la Maremma nei giorni scorsi era presente alla presentazione del progetto inerente il Terminal del Gusto illustrato a Civitavecchia, nelle sale dell’autorità portuale. Grazie alla Cooperativa Coltivatori di Maremma di Coldiretti, associata a Ue Coop, il meglio delle produzioni enogastronomiche delle imprese e delle cooperative agricole della Provincia di Grosseto saranno presenti in questa ennesima attività di Campagna Amica, olio, vino, formaggi, salumi in bella mostra per i turisti di tutto il mondo.
“Il Terminal diventerà la passerella di approdo per turisti e passeggeri in transito verso la Penisola provenienti sia da navi da crociera che dai traghetti di servizio. – commenta Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – La presentazione del Terminal del Gusto è stata anche l’occasione per esporre una prima analisi dell’impatto economico che avrà Expo 2015 per i turisti stranieri, da cui si evince che i settori trainanti saranno quelli della ristorazione e dell’acquisto di prodotti alimentari”.
“Il Terminal del Gusto è l’ennesimo prodotto a marchio Coldiretti e Campagna Amica che mantiene alta la bandiera a difesa del Made in Italy, – continua Renna – il porto di Civitavecchia diventa così quindi un vero e proprio centro dell’agroalimentare nel cuore del Mediterraneo non solo in vista di Expo, che rappresenterà di certo il trampolino di lancio, ma persisterà comunque un significativo flusso di passeggeri che vedranno nell’agroalimentare il primo segno tangibile dell’italianità ed è significativo che anche molte aziende maremmane abbiano preso parte al progetto, facendo conoscere i propri prodotti anche fuori dal proprio territorio. Grazie alla sinergia che Coldiretti Grosseto sta pianificando con la sede laziale dell’organizzazione ci sarà anche un altro momento importante di promozione e valorizzazione del brand Maremma nella Capitale”.
Riaprono i battenti, dopo circa duemila anni, degli antichi mercati di Traiano riqualificando il porto di Civitavecchia, esaltandone la sua bellezza legata non solo al settore agroalimentare ma anche al ricco patrimonio archeologico presente. In questo scenario trova la sua collocazione una grande area dedicata di mille e cinquecento metri quadri che diventa uno spazio multifunzionale per la commercializzazione di prodotti ed eccellenze dell’agroalimentare italiano, ma anche un salone di scuola di cucina e vetrina di percorsi culinari; il tutto verrà arricchito da un servizio di accoglienza e ristorazione messo in piedi da una rete di imprese composto da oltre 60 attori.