GROSSETO – Le Farmacie Comunali Riunite non si vendono più. Il dietrofront su una delle scelte più discusse e contestate degli ultimi anni, è stato formalizzato questa mattina dal consiglio comunale di Grosseto. Il via libera alla “cancellazione” della vendita è arrivato con l’approvazione del “piano operativo di razionalizzazione delle società e partecipazioni societarie”.
Già da tempo l’amministrazione Bonifazi aveva cambiato linea rispetto alla cessione delle quote di proprietà del comune della società Fcr (Farmacie comunali riuniti) ed oggi con l’atto votato in consiglio diventa di fatto ufficiale la nuova imostazione del comune. La quote Fcr rimangono al comune e la vendita rimane soltanto un lontano ricordo.
Una scelta salutata di buon grado da tutti i gruppi consiliari che non ha comunque evitato alla maggioranza e alla giunta di prendersi le cirtiche dell’opposizione. Su tutti quelle del Movimento 5 Stelle da sempre contrari alal vendita. «Oggi lo possiamo dire – ha detto il capogruppo pentastellato Giacomo Gori – che il fatto di aver messo al riparo le farmacie comunali dalla vendita merito dei 5 Stelle. Abbiamo fatto un lunga battaglia insieme anche ad altre forze come Sel, e alla fine possiamo dire che abbiamo avuto ragione».
Guardando al futuro Giacomo Cerboni, capogruppo Ncd, ha chiesto di «valutare comunque la possibilità di poter vendere “pezzi” della società» con riferimento soprattuto a singoli punti vendita che potrebbero presentare problemi di fatturato o di risultati.
Soddisfatta la maggioranza e i rappresentanti del Partito democratico. «Abbiamo deciso di cambiare rotta – hanno detto dai banchi della maggiroanza – dopo l’asta andata deserta e oggi anche grazie al nuovo management ci sono nuove prospettive per l’azienda Fcr».