GAVORRANO – Il Comitato di gestione del geoparco delle Colline Metallifere ha avviato il percorso di adozione dello statuto, che si concluderà nei prossimi mesi. Il presidente Luca Agresti (nella foto), il vice Lidia Bai, Leonardo Marras, Anna Rita Bramerini e Marcello Giuntini hanno licenziato – all’unanimità – una prima bozza dello statuto da cui si colgono gli indirizzi-chiave. Alla riunione hanno partecipato anche i sindaci dei comuni che ricadono nell’area-parco portando contributi e osservazioni.
Nella fase di stesura della bozza, in cui non sono mancati i momenti di confronto (riunioni con Regione Toscana e Ministeri), si è innanzitutto preso atto dell’indicazione pervenuta da Roma in merito alla configurazione giuridica dell’ente.
Sotto l’aspetto giuridico il Parco sarà a tutti gli effetti un ente pubblico non economico gestito da un consorzio, come da decreto istitutivo. Un soggetto pubblico dotato di un’autonomia organizzativa, amministrativa, contabile e finanziaria, ma sottoposto alla vigilanza del Ministro dell’ambiente.
“Lo statuto – spiega Agresti – andrà a definire le finalità del Parco e detterà le norme per l’organizzazione, il funzionamento e la sua gestione, nonché le modalità di partecipazione popolare e le forme di pubblicità degli atti. Il testo verrà adesso esaminato dai Ministeri, poi passerà nei comuni per ottenere il via libera definitivo dai consigli comunali, dalla Provincia e dalla Regione”.
Nel titolo I della bozza vengono fissate finalità e competenze del Consorzio, che dovrà assicurare una gestione unitaria dei siti e dei beni del Parco. Al titolo II viene esplicitata l’organizzazione interna con tutte le disposizioni inerenti gli organi del consorzio (presidente, direttore, consiglio direttivo, comunità del Parco, organo di revisione, comitato tecnico-scientifico), la separazione tra le funzioni di indirizzo e controllo da un lato e di attuazione e gestione dall’altro, il patrimonio e le risorse. Il titolo III disciplina i rapporti tra il Consorzio e gli enti, oltre alle forme di partecipazione alla governance. Al titolo IV si indicano gli strumenti per la pianificazione.
Conclusa questa fase il direttivo inizierà a lavorare alla stesura dei regolamenti. Si tratta di una serie di passaggi che allontanano il parco dall’attuale status di provvisorietà, facendolo diventare a tutti gli effetti un ente territoriale con una mission ben precisa: tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e ambientale delle colline metallifere ed essere un punto di riferimento importante per lo sviluppo sostenibile dell’economia del territorio.