GROSSETO – In Emilia Romagna il primo Flash Mob di agricoltori per l’agroalimentare italiano.
Una grande manifestazione di civiltà organizzata da Agrinsieme per mostrare quello che oggi rischia di scomparire; il mondo agricolo italiano. Immediato e diretto il messaggio lanciato da Casalecchio sul Reno dal presidente Guglielmo Garagnani mentre su una collina verde un gigantesco albero, le cui linee erano segnate dalla presenza di centinaia di agricoltori in tuta bianca, è pian piano franato creando un SOS chiaro e riconoscibile, lo stesso che lancia il settore agricolo.
“Una bella manifestazione – è il commento del presidente di Confagricoltura Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – che amplifica e innova la serie di manifestazioni che hanno caratterizzato la presenza del mondo agricolo nelle piazze di tutta Italia, la cui origine ebbe luogo a Grosseto con il Sit In del febbraio scorso, insieme a Cia. E’ importante che l’opinione pubblica comprenda che oggi rischiamo di veder scomparire, insieme alle produzioni di qualità, anche il primo bene comune, il territorio. Per questo anche da Grosseto lanceremo una campagna per invocare un sostegno al settore agroalimentare e soprattutto per impedire l’abbandono della agricoltura in generale, più fragile e meno competitiva che mai soprattutto a Grosseto che è sempre stata considerata zona svantaggiata”.
“Nell’anno dell’Expo – continua Vivarelli – il cui tema è proprio l’alimentazione umana, è paradossale vedere l’agricoltura stritolata da tasse, dissesto idrogeologico e burocrazia. Torno a ripetermi ma è assolutamente ingiusto che si tassi con l’Imu i beni strumentali delle aziende agricole; sarebbe come se lo Stato facesse pagare a un pizzaiolo la tassa sul forno. Si rischia di affossare il settore in maniera definitiva solo per questioni meramente contabili. Oggi sono tassati terreni agricoli senza alcun margine di reddito con una incidenza che copre più della metà del valore della rendita catastale”.
Lo stesso Garagnani ha poi annunciato l’imminente ingresso di Copagri dentro Agrinsieme, facendo diventare questo come il più importante interlocutore italiano in campo agricolo.