SCARLINO – Protesta a Scarlino per l’opposizione che domani diserterà la seduta del consiglio comunale. La minoranza ha deciso di non partecipare ai lavori del consiglio dopo il mancato rinvio della seduta come richiesto dal capogruppo Monica Faenzi.
L’onorevole azzurro infatti domani sarà a Roma per la discussione a Montecitorio sull’Imu agricola e non potrà essere presente a Scarlino. Più volte nei mesi scorsi la Faenzi aveva chiesto che i consigli comunali fossero convocati nei giorni in cui non sono in programma i lavori parlamentari, cioè venerdì, sabato, domenica e lunedì, ma «questa richiesta – spiega il parlamentare – non è mai stata accolta».
«Anzi – aggiunge la Faenzi – soltanto una volta è stato convocato il consiglio di venerdì e domani, dopo due mesi e mezzo senza consigli, viene convocata una seduta, tra l’altro importante, in coincidenza di un mio impegno inderogabile alla Camera».
La Faenzi, che aveva già annunciato di voler scrivere a Renzi, oggi ha fatto consegnare la sua lettera al presidente del consiglio. Nella lettera il deputato spiega “l’assurda situazione” di Scarlino. «Il sindaco Stella non mi consente di svolgere il ruolo di consigliere di opposizione e per questo io farò di tutto per cambiare questa situazione».
Ieri l’onorevole ha anche telefonato al sindaco chiedendo per l’ennesima volta di rinviare il consiglio. «Stella mi ha detto che non avrebbe potuto per gli impegni di lavoro di alcuni consiglieri – dice la Faenzi – e noi per protesta non ci presenteremo».
La Faenzi racconta poi che questo tipo di atteggiamento da parte della maggioranza sarebbe dovuto al fatto che lei insieme alla sua coalizione fa un’opposizione dura e per questo verrebbe ostacolata.
Intano dopo aver scritto a Matteo Renzi, Monica Faenzi annuncia la prossima mossa: «scriverò anche al presidente della Repubblica».
Ecco la lettera che Monica Faenzi ha scritto a Matteo Renzi:
Gentile Presidente,
sono costretta a scriverLe questa lettera, per denunciare una situazione di grave violazione dei miei diritti e delle prerogative di consigliere comunale di opposizione nel comune di Scarlino.
Nella scorsa primavera ho partecipato in qualità di candidato sindaco alle elezioni amministrative del suindicato ente locale, dopo aver espletato per dieci anni il ruolo di primo cittadino nel confinante comune di Castiglione della Pescaia . Il confronto elettorale mi ha vista sconfitta soltanto per 20 voti, (il cui esito è stato peraltro oggetto di una indagine da parte della procura di Grosseto, tuttora in corso) e in ragione di ciò, sono stata eletta consigliere di opposizione, nonché capogruppo della opposizione stessa in consiglio.
Nonostante dal 2008 sia anche parlamentare della Repubblica Italiana, non mi sottraggo alle mie responsabilità e partecipo alle sedute consiliari con scrupolo e diligenza, anche se purtroppo la convocazione delle sedute è sempre scientemente fissata in contemporanea con i lavori parlamentari della Camera dei deputati. Ciononostante cerco in ogni modo di essere sempre presente, alle sedute del consiglio comunale, rientrando in anticipo da Roma o ritardando la partenza.
Le premetto che ho più volte chiesto al sindaco di Scarlino di convocare il consiglio comunale nelle giornate di venerdì, sabato, domenica o lunedì, ma la mia richiesta tuttavia è rimasta inascoltata. Una sola volta, nel corso della prima seduta di insediamento, la convocazione è stata fatta di venerdì, dopodiché, lo stesso sindaco è riuscito a convocare la consulta dell’ambiente, di cui sono membro, in concomitanza con la convocazione del Parlamento in seduta comune per la elezione del Presidente della Repubblica onorevole Sergio Mattarella.
L’ultima umiliazione l’ho subita però in questi ultimi giorni, dopo due mesi e mezzo che il consiglio comunale non veniva convocato. Mi sono stata vista recapitare infatti, una convocazione per martedì 17 marzo 2015, giorno in cui, come Lei sa bene, iniziano nell’Aula della Camera dei deputati le votazioni relative al decreto – legge sull’Imu per i terreni agricoli. Data tale circostanza e pur essendo consapevole che il provvedimento risulta essere “blindato”, ho presentato una serie emendamenti, che meritano almeno un dibattito da parte del Parlamento. A tal fine ho chiesto di nuovo al sindaco di Scarlino il rinvio del consiglio comunale, ma anche questa volta però sono rimasta inascoltata.
Mi rivolgo pertanto a Lei, affinché si faccia promotore presso il sindaco del comune di Scarlino Stella, affinché possa mettermi nella condizione di non sottrarmi ai miei doveri istituzionali in qualità di consigliere comunale e componente dell’Assemblea della Camera dei deputati.
Cordialmente.
On. Monica Faenzi