ROMA – “Partiamo per Roma con la consapevolezza che la battaglia sarà dura”. E’ un Antonfrancesco Vivarelli Colonna determinato, quello che oggi è nella capitale per manifestare con gli associati contro l’Imu agricola, ma anche pragmatico perché consapevole di quanto avvenuto in sede consultiva nella Ottava commissione permanente Agricoltura della Camera dei Deputati.
“Analizzando ciò che è accaduto nella seduta di giovedì scorso, 12 marzo, – spiega Vivarelli Colonna – , presieduta dall’onorevole Luca Sani, sotto l’apertura di Nicodemo Oliverio del Pd come relatore che ha illustrato una proposta di parere favorevole alla applicazione dell’Imu e con osservazioni, ribadendo che gli interessi di Stato devono essere superiori ai protagonismi individuali. Peccato – aggiunge Vivarelli – che poi le aziende chiudono e che i sacrifici li facciano solo gli agricoltori e non lo stesso Nicodemo Oliverio del Pd”. Detto questo, si osserva che il parere favorevole espresso dalla Camera allontana le speranze degli agricoltori di avere giustizia, almeno per quanto riguarda il 2014.
“Appare comunque chiaro – commenta il presidente confagricolo – che il parere favorevole della commissione è fortemente sostenuto dal Pd e di questo gli agricoltori devono esserne consapevoli. Certamente si ravvede una presa di coscienza del fatto che l’Imu agricola sia stata elaborata in maniera abborracciata e frettolosa, senza tenere conto delle reali condizioni socioeconomiche degli operatori, né delle caratteristiche orografiche del suolo, né del rischio idrogeologico dei territori, ma soprattutto della loro redditività e che per il futuro ci si debba impegnare, come sostenuto dall’onorevole Cenni, per apportare correttivi alla norma nel prossimo provvedimento”.
“Fortemente contraria la deputata Monica Faenzi di Forza Italia Pdl, che ha riconosciuto, differentemente da quanto avvenuto in Senato, come la situazione appaia ora compromessa, non residuando alcuna possibilità di modifica del testo, essendo il disegno di legge assolutamente blindato – prosegue Confagricoltura -, ed ha preannunciato il suo voto e quello del suo gruppo assolutamente contrario, sia sul provvedimento che sulla proroga di parere del relatore e al contempo ha invitato i colleghi a votare favorevolmente alla proposta di parere alternativo presentata dal suo gruppo. L’onorevole Faenzi ha poi ribadito, in coerenza con le precedenti iniziative legislative, che il provvedimento è iniquo e vessatorio, e graverà pesantemente sugli assetti economici della agricoltura italiana. Hanno espresso parere contrario anche il Movimento Cinque Stelle, SEL e il gruppo LNA”.
“Adiremo alle vie legali – annuncia Vivarelli Colonna – e procederemo con i ricorsi, auspicando che siano tanti gli imprenditori agricoli che faranno altrettanto. L’Imu rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso di un Governo di balzelli e tasse che sembra non rendersi minimamente conto delle apocalittiche difficoltà d’impresa in cui gli agricoltori si trovano oggi giorno a dover operare, colpiti da una congiuntura avversa, clima impazzito ma soprattutto dalla più grande delle calamità; una politica totalmente ignara di cosa sia l’agricoltura e cosa essa rappresenti. Una calamità questa che spaventa gli agricoltori più delle grandinate, del vento e delle alluvioni. L’Imu va abolita totalmente – conclude il presidente di Confagricoltura Grosseto – e per questo lotteremo fino a soddisfazione a partire da oggi”.