di Daniele Reali
RAVI – Anche nel comune di Gavorrano ci si mobilita per protestare contro i tagli previsti da Poste Italiane. È il caso di Ravi dove il piano di riorganizzazione dei servizi prevede la chiusura dello sportello, che già è aperto poche ore a settimana.
Ad organizzare il sit-in di protesta, qui, è la coalizione di minoranza Centrosinistra Gavorrano Bene Comune che questa mattina insieme ai cittadini ha manifestato il proprio dissenso rispetto alle decisioni prese da Poste Italiane.
Una manifestazione che arriva dopo la raccolta di 240 firme promossa nei giorni scorsi e dopo una mozione presentata in consiglio comunale.
«In tutti i comuni i sindaci sono in prima fila a protestare – dice Antonio Melillo, capogruppo di opposizione – ed è grave che oggi il sindaco di Gavorrano sia assente. Noi invece siamo qui perché dobbiamo dire con forza che la scelta di chiudere l’ufficio postale in un paese come Ravi va a discapito degli anziani e di chi è più debole».
«Poste ha deciso – continua Melillo – senza ascoltare i territori, imponendo la sua scelta e questo significa annientare i diritti di una comunità».
Critiche che sono arrivate anche da parte dei cittadini preoccupati per il loro futuro. La situazione è comunque in divenire e sono molti i comuni, tra cui Gavorrano, dove sono stati presentati ricorsi al Tar rispetto al piano presentato da Poste.
Presente a Ravi anche l’onorevole Alessia Petraglia, deputata di Sinistra Ecologia e Libertà che ha ribadito l’impegno di Sel in parlamento contro il piano di Poste Italiane anche attraverso diverse interrogazioni presentate nelle scorse settimane.
Il parlamentare di Sel ha anche confermato che tornerà a Ravi non appena il governo avrà risposto ai quesiti presentati, un modo per stare vicini alla popolazione, che in questo momento, con alcuni dei servizi essenziali, come quello postale, a rischio si sente abbandonata.