di Giulia Cislaghi
GROSSETO – Un fiocchetto lilla per prendere consapevolezza dei problemi legati ai disturbi del comportamento alimentare. Questo è l’obiettivo della IV Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla. Ogni 15 marzo a partire dal 2012 Stefano Tavilla presidente dell’associazione “Mi nutro di vita” di Genova, ricorda la tragica giornata in cui sua figlia Giulia non sopravvisse alla bulimia, disturbo alimentare di cui soffriva.
“Mi nutro di vita”, insieme all’associazione “Perle Onlus”, fa parte di Consult@noi, associazione nazionale disturbi del comportamento alimentare che raccoglie 21 associazioni in Italia e si rende organizzatrice e promotrice anche quest’anno della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla.
«Il 15 marzo sarà una giornata ricca di eventi a partire dalla mattina fino al pomeriggio. – Afferma Antonella Goretti, assessore delle politiche sociali – La cooperazione tra le onlus, le associazioni sportive e le istituzioni ha permesso di organizzare questa manifestazione per ricordare che solo diffondendo la conoscenza sul fenomeno, è possibile aiutare chi è affetto da questo tipo di patologie legate ai disturbi alimentari e supportare le famiglie durante il percorso di riabilitazione dei pazienti»
Pur non essendo accettata istituzionalmente in Italia, la IV Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla viene celebrata in 75 luoghi ed è molto sentita in quanto porta alla riflessione di un tipo di disturbo per molti ancora non riconosciuto o accettato. «L’associazione Perle Onlus – ribadisce Mariella Falsini, Presidente dell’associazione Perle Onlus e di Consult@noi – partecipa a questa manifestazione con una serie di eventi dedicati allo sport, al teatro e al ballo. A partire dalle ore 9,30 di domenica 15, grazie anche al contributo della associazioni sportive Skeep, Team Marathon Bike e Podistica maremmana, si terrà “Corri Cammina con il Sorriso”, una corsa camminata di alcuni chilometri all’insegna dello stare bene e del sano divertimento all’aria aperta. Alle 17, alla sala Friuli della Parrocchia di San Francesco, verrà portata in scena l’inchiesta teatrale sulla storia di Elisa Fagioli. Il pomeriggio, poi, si concluderà con uno spettacolo di break dance».
«Lo sport – convengono i rappresentanti delle associazioni sportive – deve essere anche a servizio della disabilità, ancora di più se esso serve per far prendere consapevolezza dei disturbi alimentari e quindi aiutare chi ne soffre a ritrovare il sorriso e la vita, uscendone»
A Grosseto, il centro diurno Il Mandorlo ha lo scopo di seguire i ragazzi che soffrono di problematiche alimentari attraverso diversi tipi di terapie. «Il centro diurno Il Mandorlo – afferma il dottor Maurizio Riccetti, responsabile de Il Mandorlo – ha seguito ben 140 persone affette da disturbi alimentari e 5 sono gli attuali pazienti. A breve sarà messa a punto una residenza a Casa Mora, a Castiglione della Pescaia, con il fine di seguire per diversi mesi i ragazzi che soffrono di problemi legati al cibo».
«Aumentano i casi di persone che hanno questo tipo di disturbo, probabilmente perché c’è una maggiore presa di coscienza e di consapevolezza – asserisce il dottor Sergio Bovenga, rappresentante dell’azienda sanitaria Asl 9 – anche a Expo 2015 si dovrebbe parlare di queste patologie, in quanto sono strettamente legate al tema dell’Esposizione Universale di questo anno che è, appunto, nutrire il pianeta». Probabilmente, infatti, l’associazione “Perle Onlus” andrà ad Expo come Consult@noi, in collaborazione con Imagomentis, con la mostra fotografica “Io voglio vivere, qualcuno mi prenda per mano”.