di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Anche Grosseto avrà il suo Polo Tecnico Professione collegato alle peculiarità del territorio. Agribusiness, turismo, beni culturali, si punta su questi settori per un rilancio della scuola e un contatto più diretto con il mondo del lavoro, attraverso le sinergie tra istruzione, formazione e occupazione.
E’ la stessa Regione Toscana che si sta muovendo in questa direzione con la nascita di tanti poli tecnici professionali. Sono 25 per l’esattezza, in tutta la regione, con il primo e unico a Grosseto che è stato inaugurato questa mattina nella sede dell’Isis “Leopoldo II di Lorena”, capofila del progetto. Si chiama Agri.Cul.Tur.A., un acronimo derivante da agricoltura, cultura, turismo e apprendimento.
«Si tratta di fare rete – ha spiegato Emmanuele Bobbio (a sinistra nella foto), assessore regionale all’istruzione -, attraverso un progetto che può cambiare la vita ai giovani, aiutandoli a trovare lavoro, ma anche a stare meglio su mercati sempre più complessi. Ricerca e innovazione sono parole chiave da mettere all’interno del Polo Tecnico e nella rete che coinvolge scuola, imprese e professionalità. La Maremma è una terra meravigliosa, ma servono competenze e capacità di accoglienza se pensiamo al turismo, attenzione alla qualità dei prodotti se pensiamo all’agricoltura. Obiettivi da raggiungere attraverso la formazione».
I soggetti che aderiscono a Agri.Cul.Tur.A. sono ben 57, di cui 6 scuole, 22 aziende, 7 agenzie formative e varie rappresentanze di categoria. «Dal punto di vista scolastico – ha precisato il preside del “Leopoldo II di Lorena” Alfonso De Pietro (a destra nella foto) – c’è la soddisfazione di poter dare una formazione molto concreta agli studenti. La sensazione di vivere a pieno la realtà. A questo si aggiunge la possibilità di continuare a crescere e formarsi in settori specialistici del nostro territorio».