FOLLONICA – «L’amministrazione comunale ha di nuovo sbagliato metodo. Infatti, dopo aver individuato e realizzato un’area di sgambamento cani in via Montegrappa, il Comune ha deciso di smantellarla e chiuderla senza tener conto dei cittadini che avevano individuato in quell’area il luogo ideale per poter passeggiare con i loro cani». A parlare dell’area sgambamento a Follonica è il locale circolo di Rifondazione comunista.
«Hanno pesato di più le lamentele di pochi cittadini (aventi forse un maggiore peso specifico nella cabina elettorale) rispetto alle esigenze dei frequentatori dell’area di sgambamento (ci dicono addirittura di una raccolta di firme presentata con un progetto all’amministrazione)
Come sempre accade, il problema non è dei cani, ma dipende dall’educazione delle persone. Un percorso di civiltà, tolleranza e convivenza pacifica passa anche dal riuscire a gestire le differenze e le esigenze di tutti, dando spazi e modi opportuni perché queste possano trovare risposta». Prosegue ancora la nota di PRC
«Se quell’area avesse riscontrato delle problematiche e non fosse stata ritenuta idonea, l’amministrazione avrebbe dovuto accorgersene subito, invece di spendere i soldi per prima costruire e poco dopo chiudere l’area – afferma Rifondazione -: chi rende conto delle spese sostenute per la costruzione dalla giunta Baldi e di quelle dello smantellamento dalla giunta attuale? Visto che le logiche aziendali e efficentiste sono il nuovo baluardo del PD, ci rendiamo conto che uno spreco simile, in un’azienda privata, avrebbe fatto saltare delle teste? E secondo un normale giudizio di buon senso, non sarebbe stato più utile aprire una nuova area prima di chiudere quella di Via Montegrappa, privando quindi di un servizio coloro che ne usufruivano?»
«Chiediamo quindi al Comune che venga individuata un’area di sgambamento per ogni quartiere della nostra città, al fine di consentire un riappropriarsi degli spazi comuni ed impedire a chi abita a Pratoranieri di dover andare a Cassarello o viceversa – conclude -. Dando inoltre la possibilità di rivitalizzare i diversi quartieri creando momenti aggreganti tra i cittadini e attuando, sebbene la natura non cogente di questo, il regolamento comunale per la tutela degli animali».