SANTA FIORA – Domenica 8 marzo, alle 21 presso il Teatro Comunale di Santa Fiora, quarto appuntamento con la stagione teatrale santafiorese pienamente in tema con la giornata della Festa della Donna. Questa volta ad esibirsi saranno gli allievi che hanno partecipato al laboratorio teatrale nella stagione 2014-2015 presso la sede della Coop Amiatina di Bagnore. Lo spettacolo teatrale “Figurine Mancanti” è il frutto del percorso di avvicinamento al teatro ed alla recitazione, realizzato da un insieme di persone interessate all’attività di gruppo che con il teatro, può concretizzarsi in un sentiero di crescita comune sulle relazioni, la cooperazione e il rinnovato piacere di costruire insieme.
Con la guida di M.Teresa Delogu, operatrice teatrale e attrice professionista, gli allievi-attori hanno affrontato un percorso formativo di gruppo, avvicinandosi agli elementi di base del teatro: dalla relazione con lo spazio all’improvvisazione, dalla comunicazione gestuale all’immedesimazione, dall’invenzione scenica al potenziamento espressivo globale.
Lo spettacolo è un liberissimo adattamento di un mito della drammaturgia teatrale, ossia la figura di “Don Giovanni”. Delle moltissime versioni del classico sono state utilizzate, come elementi narrativi e di base per il lavoro sul teatro, le opere di Molière, Tirso de Molina e dell’opera mozartiana con il libretto di Da Ponte. La storia dell’impenitente peccatore e donnaiolo che non si pente di alcuna malefatta è stata utilizzata nel processo formativo di gruppo tramite i temi salienti della vicenda, rileggendolo in una chiave di genere.
Don Giovanni è morto, ma la sua anima non si sa dove mandarla, è un caso complesso e articolato, che merita uno o più approfondimenti di indagine, che ci condurranno a capire sempre di più il senso deformato che hanno nel suo mondo i rapporti tra il genere maschile e femminile.
Il rapporto che ha Don Giovanni con l’universo femminile è totalmente distorto dalla sua incapacità di prevedere l’altro – in questo caso la donna – come componente dell’altra metà del mondo, una componente che potrebbe essere in disaccordo o in aperto scontro. Disaccordo, scontro, conflitto, che Don Giovanni non sa gestire in alcun modo che passi dal dialogo, e che quindi trascende usando le donne come “cose” da possedere e numerare, come le figurine dell’album della collezione. Non persone, ma oggetti, gadget dimostrativi di un potere, di uno status, di un modo di vivere che ha trasformato l’essere in avere. Quanto questo modo di vedere il mondo sia vicino ai nostri giorni, alla deriva della coscienza, alla cronaca contemporanea che vede le donne spesso uccise perché “o mia o di nessuno” – ovvero non “appartengano” a nessun altro – si coglie immediatamente.
Lo spettacolo invita alla riflessione, anche attraverso la leggerezza e la parodia, su questi temi: un invito costante a rivedere tutti i modelli, i cliché, gli stereotipi che sulla relazione tra i generi si sono radicati nella nostra cultura, e a provare a riattivare gli strumenti critici per metterli in discussione, per cambiare. Tutti, gli uomini e le donne. Al termine dell’esibizione ci sarà un importante momento con la cerimonia di premiazione del Concorso “Amore in Poesia” promosso dall’Associazione Olympia de Gouges Onlus – Punto di Ascolto di Castel del Piano.