CINIGIANO – «La legge regionale sulla moratoria della geotermia entrata in vigore il 26 febbraio scorso sospende fino a sei mesi i procedimenti relativi a permessi di ricerca geoetermica. Un provvedimento che dà i suoi effetti anche nel caso del permesso di ricerca sul Monte Labro, presentato dalla Geoenergy». Questo fanno sapere gli uffici regionali in risposta a cittadini e comitati amiatini contrari a nuove perforazioni nel loro territorio.
Nello specifico l’azienda Geoenergy in data 16 gennaio 2015 ha fatto pervenire alla Regione la richiesta di modifica al programma di lavori, una modifica che prevede la perforazione di un pozzo esplorativo all’interno del Comune di Cinigiano tra Monticello Amiata e Salaiola. Il 22 gennaio è stata avviata la procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale. Ma per effetto della nuova legge questa richiesta di perforazione dovrà essere stoppata.
«Per evitare rischi di sostenibilità ambientale e socioeconomica nelle aree di produzione geotermica, dove la liberalizzazione scattata con la normativa nazionale del 2010 ha determinato un cospicuo aumento delle richieste di realizzazione di pozzi esplorativi – prosegue la Toscana -, la Regione ha deciso di fare uno studio approfondito per stabilire in quale misura sviluppare la geotermia in Toscana, il numero massimo dei pozzi che potranno essere autorizzati e i criteri di opportuna localizzazione».
Stop dunque per tutte le modifiche o proroghe a autorizzazioni già rilasciate e per tutte le attività di indagine più approfondita che presuppongano carotaggi. La moratoria consente solo la prosecuzione per autorizzazioni già rilasciate per ricerche non invasive.