di Barbara Farnetani — Tweet to @Babi_Farnetani
GROSSETO – Una ragazzina di 14 anni, violentata da un uomo tanto più grande di lei. È quel che si vede nel video che è stato trovato nel computer di un uomo di 54 anni, un imprenditore della zona sud della provincia di Grosseto.
Seguendo la traccia di questo video, scaricato da internet, la Polizia postale è risalita all’identità dell’uomo, incensurato, a casa del quale sono stati sequestrati computer, hard disk e una cinquantina di supporti informatici (nella foto sotto il dirigente della Polizia postale Stefano Niccoli).
Qui gli agenti hanno rintracciato, oltre al video in questione, girato probabilmente nell’est europa, forse in Russia, almeno da quanto si evince dall’ambientazione e da alcuni caratteri cirillici che compaiono tra le immagini, anche altri video (una quarantina), in cui adolescenti si spogliano o fanno autoerotismo.
Non si sa se i video in questione siano stati scaricati dall’uomo su community di pedofili o se abbia adescato e convinto i ragazzini a spogliarsi davanti ad una web-cam, magari dietro pagamento di piccole cifre. I protagonisti, in questo caso, sono molto giovani anche 11-12 anni.
L’indagine è partita dalla sezione di Catania della polizia postale, da dove, anche grazie ad una associazione antipedofilia gestita da un sacerdote, partono molte indagini di questo genere. Come in una sorta di filo di Arianna le indagini si sono poi spostate in provincia di Grosseto, dove l’uomo risiede e dove è scattata la perquisizione e la denuncia per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico. L’uomo rischia sino a tre anni per la detenzione e sino a cinque per la diffusione del video visto che a sua volta lo aveva condiviso in rete con altri pedofili.