ORBETELLO – «I lavori di escavo sul fiume Albegna proseguono regolarmente compatibilmente con le condizioni meteorologiche e la conseguente praticabilità dei cantieri ed interessano da monte verso valle le zone di rinterro». Lo afferma il Consorzio bonifica 6 Toscana sud, che prosegue «Essi consistono nella rimozione dei macro rinterri per ripristinare quasi totalmente la sezione idraulica originaria del corso d’acqua, come concordato con la Regione Toscana».
Alcune ditte hanno già terminato i lavori affidati in somma urgenza immediatamente dopo l’alluvione dello scorso ottobre. Per queste il pagamento avverrà a breve anche considerato che è già stata convocata la visita di verifica da parte della Protezione Civile.
«Tutte le imprese che hanno operato – prosegue il Consorzio – avevano accettato di eseguire i lavori pur conoscendo i tempi di riscossione che potevano essere leggermente più lunghi del solito, ed avevano dato la loro disponibilità in ragione dell’emergenza che si era verificata con l’evento alluvionale».
Ad oggi la dichiarazione dello Stato d’Emergenza decretata dal Governo ha da poco terminato il suo iter, e «questo fa auspicare che sia per le ditte esecutrici che per quelle fornitrici di materiali la situazione dei pagamenti si sbloccherà entro pochissimi giorni».
E sull’argomento interviene anche la Regione Toscana che afferma «Tutto il lavoro che ha portato a individuare gli interventi sull’Albegna fin dal giorno seguente l’alluvione del 2012 è stato costantemente condiviso, partecipato e comunicato ai cittadini, molto di più di quanto previsto dalla normativa vigente».
La replica arriva all’indomani della presa di posizione del Movimento 5 stelle a Orbetello che chiede di fermare il progetto della cassa di espansione di Campo Regio perché non condiviso con il territorio.
«Moltissimi sono stati gli incontri fatti in loco ai quali hanno partecipato sia i tecnici degli uffici regionali sia direttamente l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini e lo stesso presidente Rossi – prosegue la nota -. E questo proprio perché, vista l’importanza degli interventi e gli eventi drammatici che hanno colpito quelle popolazioni, la Regione ha ritenuto doveroso per non dire indispensabile che la ricostruzione avvenisse in modo partecipato: istituzioni e cittadini insieme».
«Appare quantomai inopportuno quindi che ci sia chi in modo strumentale tenta di delegittimare il lavoro fatto fin qui che è stato serio e rigoroso – si legge ancora -. A meno che la campagna elettorale che bussa alle porte non trasformi osservazioni tecniche in questioni politiche. Gli incontri sono stati molto partecipati e gli uffici regionali hanno bene illustrato da due anni e mezzo ad oggi sia lo studio per la messa in sicurezza del bacino Osa Albegna che i progetti delle opere conseguenti. Anche nell’ultimo incontro di mercoledì 18, cittadini e imprese hanno potuto chiedere e ottenere i chiarimenti necessari ed è stato un incontro molto utile e positivo».