GROSSETO – Un piano triennale messo a punto dalla Regione Toscana per salvaguardare il lupo dall’incrocio con i cani, limitare il randagismo e contenere gli episodi di attacchi alle greggi, in provincia di Grosseto.
Approvato e finanziato nel 2014, il “Progetto regionale per la conservazione del lupo e per la prevenzione e riduzione delle predazioni”, prevede lo stanziamento di specifici fondi destinati alla Asl 9, come esecutore materiale del progetto stesso. E’ compito dell’Azienda, infatti, mettere in campo azioni per contrastare il fenomeno del randagismo a tutela delle greggi, mentre la Regione sostiene gli allevatori, rifondendo loro i danni causati dalle aggressioni da parte di lupi, ibridi o cani randagi.
La Asl 9, come prevede il progetto, sta appaltando i servizi di cattura di cani “vaganti, randagi o inselvatichiti in ambiente rurale e silvestre”. A fine gennaio, inoltre, ha stipulato una convenzione con l’Ordine dei veterinari di Grosseto per la sterilizzazione dei cani allevati in ambiente rurale. Anche in questo caso, l’obiettivo è prevenire cucciolate indesiderate e il randagismo, spesso alla base degli attacchi alle greggi e che, in parte, si alimenta con accoppiamento tra cani di proprietà a gestione troppo “libera” sul territorio.
Cosa prevede la convenzione con l’Ordine dei veterinari
Possono rivolgersi agli studi veterinari privati che hanno aderito alla convenzione, per la sterilizzazione gratuita dei propri animali:
· i proprietari di cani da pastore (utilizzati a guardia delle greggi), individuati dal Dipartimento della Prevenzione della Asl 9 nelle zone ad alto rischio di contatto con i lupi;
Agli stessi studi possono rivolgersi, per gli interventi di sterilizzazione a tariffe ridotte:
· i proprietari dei cani (non usati per la guardia delle greggi ed esclusi i cani da compagnia) detenuti nei territori rurali, che il Dipartimento della Prevenzione ha individuato come ad alto rischio di contatto con il lupo.
La Asl 9 si fa carico di finanziare le sterilizzazioni, attingendo ai fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana, mentre l’Ordine dei veterinari organizza le liste chirurgiche per gli interventi, da assegnare agli studi che aderiscono all’iniziativa. L’elenco degli studi veterinari privati convenzionati sarà reso noto a breve.
Il progetto regionale prevede, inoltre, l’intensificazione dei controlli per l’iscrizione dei cani all’anagrafe canina, tramite un coordinamento tra il Dipartimento della Prevenzione della Asl 9, i corpi di polizia municipale, la polizia provinciale, il Corpo forestale dello Stato, le guardie giurate ambientali. E proprio su questo punto, la convenzione con l’Ordine dei veterinari prevede una tariffa agevolata per l’applicazione del microchip per l’identificazione elettronica dei cani di proprietà in ambito rurale e il loro inserimento nel sistema informativo regionale di anagrafe canina (SISPC).
Come avviene la sterilizzazione
Gli interventi vengono eseguiti dai veterinari che hanno sottoscritto l’accordo, secondo le buone pratiche e con l’adozione di una rigorosa procedura operativa, sia anestesiologica che chirurgica. Per fugare i timori su eventuali problemi legati alla sterilizzazione, spiegano i veterinari, “nei maschi – spiega una nota Asl 9 e Ordine dei veterinari – è previsto l’allacciamento dei dotti deferenti, in modo da evitare le possibili modifiche comportamentali che potrebbero far perdere l’indispensabile stimolo di difesa del territorio e delle greggi; mentre nelle femmine è prevista l’asportazione delle ovaie. Questo intervento non provoca variazione del carattere, ma aumenta il senso di difesa del territorio e delle greggi, rendendo il comportamento delle femmine più simile a quello dei maschi”.