GROSSETO – Una grande consultazione dal basso, nell’ascolto e nella condivisione, per raccogliere ciò che la Chiesa di Grosseto ha da offrire alla segreteria del Sinodo sulla famiglia come contributo per la fase sinodale ordinaria che si terrà a Roma ad ottobre.
E’ questo il senso della Convocazione diocesana in programma domenica 22 febbraio nel salone “Vannuccini” della parrocchia Santa Famiglia (via Unione Sovietica, Grosseto), aperta a sacerdoti, religiosi, diaconi e a tutti i laici, in modo particolare a coloro che si occupano della famiglia da più punti di vista: da chi accompagna le coppie di fidanzati, a coloro che curano il cammino per le persone separate; a chi vive esperienze di fede nei gruppi o movimenti familiari, agli educatori, insegnanti, catechisti, operatori pastorali.
“La Convocazione diocesana – spiega don Desiderio Gianfelici, vicario generale della diocesi di Grosseto – nasce dallo stile che Papa Francesco ha offerto come metodo per questo Sinodo: il coinvolgimento capillare di tutti. Il vescovo Rodolfo, prendendo sul serio questo tipo di indicazione e di attuazione del cammino sinodale sulla famiglia, lancia questa proposta all’intera comunità diocesana. Il percorso di approfondimento è iniziato già a gennaio con i sacerdoti: a loro il vescovo ha proposto di lavorare nelle parrocchie con i laici in modo lobero, ma al tempo stesso fedele allo stile suggerito dal Papa, col solo desiderio di rendere partecipe la nostra gente e di interrogarsi insieme. Domenica cercheremo di operare una sintesi. Non è – sottolinea don Gianfelici – un momento autoreferenziale, perché non si tratta di ridirci qualcosa che già sappiamo, ma di compiere un cammino con gli uomini e le donne di questo nostro tempo per aiutare la Chiesa a ridire la bellezza del Vangelo delle nozze, affinché l’attenzione verso le problematicità che ci sono e con cui molte famiglie fanno i conti non impedisca di vivere la compiutezza dell’amore”.
L’assemblea diocesana sarà aperta da un intervento introduttivo di don Paolo Gentili, sacerdote grossetano direttore dell’ufficio nazionale per la Famiglia della Cei. Subito dopo i partecipanti si suddivideranno in 15 gruppi di approfondimento, ognuno dei quali affronterà una parte delle domande proposte a tutta la Chiesa cattolica dal questionario inviato dalla Santa Sede. In particolare saranno approfonditi l’ascolto e la conoscenza dei contesti in cui si trova a vivere la famiglia, sarà offerto uno sguardo sul Vangelo per cogliere le proposte che la Chiesa rivolge alle famiglie e, infine, saranno affrontate le prospettive pastorali sulla famiglia.
“Il metodo di lavoro – spiegano Raffaello e Donatella Trusendi, responsabili dell’ufficio di pastorale familiare della diocesi di Grosseto – è quello di metterci in ascolto per aiutarci insieme a trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e ad innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare, per uscire e mostrare la bellezza e la ricchezza del matrimonio. Solo così potremo dare risposte che non provengano dalle idee di singoli, ma che nascono da una Chiesa in ascolto e in cammino”.