FOLLONICA – «Fuori dal contesto, si possono manipolare le parole. In Consiglio comunale parlavamo delle linee di indirizzo del Teatro». Il capogruppo di Gente di Follonica Ettore Chirici risponde dopo le polemiche scaturite da alcune sue affermazioni durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. «Sinceramente pensavo che fosse normale polemica, ma quando si avanzano diktat si scende davvero nel ridicolo».
«Non ho grande cultura, ma so che grazie al commercio, per secoli, è stato possibile conoscere culture, razze, persone diverse – prosegue Chirici -. Lo scambio delle merci faceva il paio con lo scambio culturale ed è stato di avanzamento per tutti. Oggi è, ovviamente, diverso, ma certamente “il commercio è necessario”. Mi pare un’ovvietà e però dico di più, amo il commercio, mi piace girare nei negozi. Tra l’altro il sottoscritto non compra via Internet, ma preferisce il contatto con il commerciante e l’aspetto umano vuole la sua parte. Aggiungo che la mia attività, sicurezza del lavoro, è con le imprese, che conosco molto bene, nei difetti e nei pregi».
«Chi in questi giorni mi attacca ha sbagliato nell’ordine numero legale, composizione del Consiglio, lettura della delibera (pensando si votasse un bilancio e non linee di indirizzo) – ironizza Chirici -. Volere una Follonica migliore significa utilizzare al meglio questa nuova struttura, il Teatro, per fare educazione, avere rapporto con la scuola, valorizzare il tessuto di attività ed associazionismo esistente, promuovere eventi che portino Follonica all’attenzione (o preferiamo lo sia per l’inceneritore e simili?)».
«La cultura e le attività collegate servono ai cittadini che qui abitano, quindi anche alle imprese, e possono richiamare turisti per molti periodi dell’anno (dispiace?) – si chiede il capogruppo di Gente di Follonica -. Ci sono anche esperienze interessanti di iniziative culturali promosse da locali (certamente, è più difficile che un negozio di abbigliamento crei occasioni di incontri di spettacolo e/o cultura) da sostenere e valorizzare. Come è importante ragionare e discutere su come recuperare qualità complessiva ai vari settori di commercio affinché, pur nelle attuali difficili condizioni, si traduca in un “bene collettivo”».
«Credevo che il vero “sgoop”, politico e giornalistico, fosse un’altra mia affermazione e cioè che il cosiddetto Parco Centrale è opera alla quale, purtroppo, questa Amministrazione dovrà dedicare nuovi sforzi ed idee perché è stata pensata male – precisa Chirici -. Vorrei infine ricordare che la lista “Gente di Follonica” sta ragionando per dare soluzione alla questione gazebo, sta impegnandosi per fare proposte sulla diffusione delle iniziative in tutto il paese e non solo nel centro (magari elevando la qualità dei “mercatini”), sta impegnandosi per ridurre alcuni costi (per i cittadini e, quindi, anche per le imprese). E su questi aspetti la Giunta sta lavorando, di più e meglio rispetto al passato. Non solo. Abbiamo proposto di avviare una politica della casa che permetta ai nostri giovani di rimanere (ovvio ci sia anche il tema del lavoro) e di incrementare la popolazione a vantaggio anche delle attività economiche, commerciali in primis. Dietro il voto contrario alle linee sul Teatro (unico in tutto il Consiglio) e questa polemica mi pare ci sia solo il vuoto».