SCARLINO – «E’ interessante apprendere la reazione degli attivisti del M5S di Scarlino che come al solito danno una loro interpretazione dei fatti!» L’assessore al comune di Scarlin o Luca Niccolini risponde all’intervento dei Movimento 5 Stelle in merito alla gestione dei rifiuti. «La mia risposta al coordinatore Marco Mazzei di certo non voleva essere una sfida, anzi, sarebbe stato meglio trovare un punto di incontro visto che nelle loro mozioni/fotocopia ci sono degli errori sostanziali, per questo non potevamo condividere il testo. Ma l’unica possibilità di modifica che ci era stata concessa era l’eliminazione del logo del Movimento dal testo della mozione».
«Di certo il rapporto con SEI Toscana non è dei migliori – continua Niccolini – può e deve migliorare nel rispetto dei cittadini sia come servizio svolto che come tariffa, e come amministrazione siamo attenti alla tematica dei rifiuti controllando che il servizio sia sempre svolto come da contratto, non facendo sconti a nessuno, né al Gestore se sbaglia né a chi preferisce lasciare i rifiuti abbandonati ai piedi dei cassonetti o in una fossa a bordo strada. Stiamo lavorando seriamente attuando politiche di sensibilizzazione sul ciclo dei rifiuti, aumentando la raccolta differenziata porta a porta e concedendo sgravi fiscali in bolletta a chi la applica».
«A questo punto avrei preferito fare una mozione congiunta con il Movimento, del quale apprezzo l’apertura dimostrataci, nel quale chiedevamo al Gestore una maggiore efficienza e controllo del servizio svolto, ci impegnavamo a lottare quel malcostume di alcuni che vanifica il lavoro di differenziazione che fanno in molti – prosegue Niccolini -. Avrei sottoscritto volentieri, inoltre, un impegno congiunto per sensibilizzare ed attivare dei processi di solidarietà, ognuno secondo i propri canali sia politici che istituzionali, gli altri Comuni che compongono l’Ato ad alzare la loro quota di raccolta differenziata, non è pensabile che un Comune raggiunga quote sufficienti mentre un altro sia ancora indietro. Invece si è preferito la strada della demagogia».