CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Semaforo verde dalla conferenza dei servizi fra regione Toscana, provincia di Grosseto e comune di Castiglione della Pescaia per l’accordo di pianificazione per la riqualificazione e l’ampliamento del porto di Punta Ala. L’accordo è stato siglato dai dirigenti dei settori interessati: per la regione gli architetti Antonella Turci e Adriano Poggiali, per la provincia l’architetto Lucia Gracili e per il comune l’ingegnere Donatella Orlandi, responsabile del procedimento che ha coordinato tutta l’istruttoria. La conferenza si è chiusa accertando la coerenza e compatibilità della variante al piano strutturale promossa dal comune di Castiglione sia con il piano di indirizzo territoriale regionale e il masterplan della rete dei porti toscani, sia con il piano territoriale di coordinamento della provincia. Via libera dunque all’accordo di pianificazione e all’approvazione simultanea della variante ai tre strumenti di pianificazione regionale, provinciale e comunale.
Il sindaco Farnetani ha sottolineato: «Con questo atto e la definitiva approvazione del regolamento urbanistico, ormai alle porte, questa amministrazione ha completato il rinnovamento degli strumenti urbanistici comunali. Prima con la variante generale al piano strutturale, poi il regolamento urbanistico, quindi con i piani attuativi per l’edilizia agevolata per i residenti, le strutture golfistiche e l’adeguamento della ricettività dei campeggi, è stato disciplinato e previsto un completo e articolato sviluppo del territorio». Per ciò che riguarda la tempistica della variante del porto – ha aggiunto il sindaco – non appena l’accordo verrà siglato dai rappresentanti di regione, provincia e comune e ratificato dai rispettivi consigli, ognuno delibererà l’approvazione della variante di competenza».
Il consigliere delegato all’urbanistica, Fabio Tavarelli ha esternato la soddisfazione dell’amministrazione per la conclusione di un iter complesso e di grande impatto economico per il territorio: «Gli uffici comunali hanno governato un percorso delicato e sono riusciti nel difficile risultato di conciliare lo sviluppo portuale con la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Il contenuto del progetto – ha precisato – ha una valenza strategica per lo sviluppo economico e il sostegno al turismo: la variante prevede l’ampliamento del porto turistico fino ad una capienza di 1000 posti barca, consentendo l’ingresso e l’ormeggio ad imbarcazioni fino a 50 metri di lunghezza. Sono previste aree dedicate all’ormeggio della flotta da pesca nel periodo invernale, banchine per i charter e per eventi velici, nuove strutture per iniziative congressuali oltre che il potenziamento delle attività cantieristiche. Verranno realizzate anche opere di difesa del porto – ha concluso Tavarelli – in particolare per quanto riguarda la sicurezza dell’ingresso e la protezione delle acque interne. Il porto di Punta Ala sarà più capiente e più sicuro».