FOLLONICA – «Tutto il nostro comune è avvolto da una stupenda pineta marittima che però ad oggi sta morendo; ogni ventata, ogni acquazzone sono divenuti cattivi presagi, e all’abbattersi di questi eventi climatici molti pini crollano al suolo, a monito della noncuranza che li ha avvolti durante queste amministrazioni. Ora è arrivato il momento di intervenire, altrimenti un giorno ci sveglieremo e ci accorgeremo che avremo lasciato cadere ogni singolo pino follonichese, e forse ci renderemo conto che i nostri figli e nipoti non potranno più gustarsi un luogo così fantastico che in tanti ci invidiano». Questa la presa di posizione da parte di Fratelli d’Italia-Gioventù Nazionale di Follonica che prosegue: «In questi anni abbiamo visto gli interventi delle amministrazioni, piantumazioni nuove che stentano a crescere. Sono stati piantati dei pini poco più grandi di pinoli, lasciati al loro destino, senza acqua e cura. Le amministrazioni sono tutte complici di questa moria, le piante non vengono più curate, lasciate piene di rami secchi e mai sgravati dal peso eccessivo delle pigne. Vogliamo un intervento serio di piantumazione, una sostituzione che preveda non pinoli a cui vorranno ventenni per crescere».
«Le piante sono come le persone, devono essere curate, devono avere tutte le attenzioni che meritano, altrimenti cresceranno storte, deformi senza possibilità di resistere agli eventi climatici. Non tolleriamo neppure il rimpallo di responsabilità e competenza fra Corpo della Forestale e Comune di Follonica, il Partito Democratico in Toscana è forte, ha diversi rappresentanti in parlamento, anche della nostra stessa provincia, non può farci credere che non riesce a far sollecitazione fruttuose sulla Forestale – aggiungono -. Ma a Follonica abbiamo anche un altro triste record: non solo facciamo franare al suolo decine di alberi, ma abbandoniamo il sottobosco, senza curarlo, lasciandolo in balia del vandalismo, trasformandolo nel periodo estivo in un dormitorio pubblico. Se per le casse comunali un intervento serio e ingente è troppo, niente vieta di dividere tutta la pineta (di competenza comunale) in lotti da dare in concessione ai privati. Niente cemento, niente calcestruzzo, ma dare ai privati la possibilità di creare strutture in legno, creare una ulteriore ricchezza nella pineta follonichese».
«Lotti da dare in concessione con l’obbligo da parte del privato di curare la pineta – spiegano -, illuminarla, dare attenzioni alle piante e sostituirle in caso di caduta. Certamente, con obblighi così pesanti da parte degli investitori, il Comune non potrà chiedere contributi esorbitanti, anzi pensiamo che sarebbe meglio non chiedere alcun denaro a coloro che vorranno investire, imponendo pochi ma categorici obblighi: niente cemento e cura totale della pineta, dalle piante, alla illuminazione al decoro. Queste sono le nostre proposte, non possiamo permettere che un gioiello come la nostra pineta cada a terra nell’indifferenza di chi ci governa».