GROSSETO – Sono trascorsi dieci anni da quando la legge ha istituito la “Giornata del Ricordo”, da allora, ogni 10 febbraio, si ricorda il dramma delle Foibe. «È giunto il tempo di una riflessione – afferma l’Isgrec – sulla differenza tra il presente e il clima di dieci anni fa».
Il 10 febbraio, alle ore 10, nella sala del palazzo del Governo di Grosseto (piazza Rosselli), si terrà l’incontro Ricerca, divulgazione, usi pubblici della storia. 10 anni dell’Isgrec su storia e memoria del Confine orientale, organizzato dall’Isgrec con il patrocinio della Prefettura di Grosseto, ufficio territoriale del Governo, in collaborazione con Regione Toscana, Comune e Provincia di Grosseto, Anpi provinciale di Grosseto “Norma Parenti”.
Parteciperanno il prefetto Anna Maria Manzone, il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, Adolfo Turbanti (presidente ISGREC), Nello Bracalari (presidente dell’ANPI provinciale di Grosseto “Norma Parenti”). Laura Benedettelli, vicepresidente Isgrec, parlerà de “Il lungo esodo: tra panorama nazionale e realtà locali”; la riflessione su dieci anni di Giornate del Ricordo è affidata alla direttrice Isgrec Luciana Rocchi. Nell’occasione sarà presentato l’ebook “I profughi giuliani, istriani, fiumani e dalmati in provincia di Grosseto”, che raccoglie gli esiti della ricerca pluriennale di Laura Benedettelli.
A seguire è prevista una visita guidata alla mostra curata dall’Isgrec “La nostra storia e la storia degli altri. Viaggio intorno al confine orientale”, che rimarrà aperta dal 10 al 13 febbraio 2015 con il seguente orario: 10 febbraio: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00; 11/12/13 febbraio: apertura la mattina solo per visite guidate alle scuole su prenotazione.
Per le classi è richiesta la prenotazione sia per la mattina del 10 febbraio che per le visite guidate alla mostra nei giorni successivi. Info: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea | via de’ Barberi 61 | 58100 GROSSETO | Tel/fax +39 0564 415219 | Port. +39 3461413572 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it
Anche l’ANPI partecipa alla giornata del ricordo «convinta che l’Italia non possa e non debba dimenticare le tragedie vissute dalle popolazioni del confine orientale tra l’Italia e i Paesi Balcanici affinché le tragedie del passato non si ripetano nel futuro. Nel contesto della complessa vicenda vissuta nel secondo dopoguerra dal confine orientale, le migliaia di vittime delle foibe, dove caddero e furono dimenticati anche molti partigiani italiani, l’esodo dalle loro terre di 250.000 tra Istriani, Fiumani e Dalmati rappresentano tragedie umane che non possono essere dimenticate».
«Al contempo – prosegue la sezione Elvio Palazzoli dell’Anpi – non si può tacere l’odio ideologico e razziale manifestato sin dalle origini dal fascismo verso le popolazioni del confine orientale (discorso di Mussolini a Pola 1920). La guerra e la dura repressione attuate dal fascismo, provocarono migliaia di vittime compresi donne e bambini» L’Anpi parteciperà all’incontro in Prefettura e poi, alle 14.30 sarà in piazza Rosselli per una “testimonianza antifascista”.