ROCCASTRADA – «Il problema si trascina oramai dal lontano 1999, l’allora consigliere comunale di Alleanza Nazionale Moreno Bellettini , attuale coordinatore del comitato civico “Insieme per Roccastrada” , paventava il rischio chiusura della caserma dei carabinieri di Roccastrada, cercando di responsabilizzare il comune con interrogazioni ed interventi in aula, portando il problema in tutte le sedi istituzionali fino a promuovere una interrogazione parlamentare fatta presentare in Senato nel febbraio del 2002. Successivamente il consigliere comunale Simonetta Baccetti attuale rappresentante in comune di “ Insieme per Roccastrada” nel 2006 interrogava e sollecitava iniziative atte a preservare la caserma a Roccastrada. Nel 2007 con una variante al regolamento urbanistico si prevedeva la collocazione della nuova caserma nell’ ex palazzina enel in via del pino a Roccastrada. Nel 2008 veniva acquisita da parte del comune la palazzina per un importo di 250 mila euro». Così i consiglieri comunali di “Insieme per Roccastrada”, tornano a chiedere la presenza della caserma dei carabinieri in paese.
«Dopo anni di promesse e di inerzia il consigliere comunale Simonetta Baccetti presentava altra interrogazione in merito. Da allora nonostante le pubblicizzate collaborazioni tra Prefettura, Arma e Comune con robuanti proclami da parte dell’ex sindaco Marras, e l’ex assessore Fienili e dell’ ex sindaco Innocenti che con il suo assessore Limatola addirittura dichiaravano la cosa già fatta, che non si doveva più discutere, “la caserma rimarrà a Roccastrada, il comune ristrutturerà l’edificio, lo arrederà e lo concederà in uso gratuito ai carabinieri” – aggiungono -. Per ultimo l’attuale sindaco Francesco Limatola in campagna elettorale confermava l’investimento previsto per adeguare l’immobile, ribadendo che la caserma sarà una priorità del suo mandato».
«A quasi un anno dal suo insediamento tutti vediamo che niente è stato fatto per realizzare la caserma promessa – concludono -. I carabinieri sono stati dislocati in altre realtà limitrofe, togliendo a Roccastrada un fondamentale ed indispensabile presidio per un controllo strategico rispetto alla viabilità territoriale delle provincie di Grosseto e Siena e per la sicurezza dei cittadini del nostro comprensorio, che senza il presidio roccastradino, attivo a prevenire e reprimere attività criminali hanno reso il nostro territorio preda di ladri spavaldi che sistematicamente violano le abitazioni dei cittadini del comune di Roccastrada».