GROSSETO – 26 anni di reclusione per Francesco Schettino. È quanto è stato chiesto oggi in aula dal pm Maria Navarro cumulando i reati di omicidio e lesioni colposi (reato più grave la morte della bambina Dayana Arlotti, 14 anni), di naufragio colposo (9 anni), abbandono di incapaci e della nave (delitti dolosi), 3 anni. La richiesta di tre mesi di arresto, su cui la procura invita il tribunale a decidere, è invece relativa alle contravvenzioni di omesse e false dichiarazioni all’autorità marittima. Richieste, tra le pene accessorie, anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e quella dalla professione per 5 anni e 6 mesi. Il pm ha anche chiesto l’arresto per Francesco Schettino per evitare “il pericolo di fuga nelle more del processo”. Il pm, nella sua richiesta al tribunale, ha anche detto che Schettino dispone di una casa in Svizzera e che ha molte relazioni all’estero.
Il pm Stefano Pizza, che aveva definito Schettino un “incauto idiota”, aveva anche detto «Il dovere di abbandonare per ultimo la nave da parte del comandante non è solo un obbligo dettato dall’antica arte marinaresca, ma è un dovere giuridico che ha la sua fondatezza nel ridurre al minimo i danni alle persone. Dio abbia pietà di Schettino, perché noi non possiamo averne alcuna”: così il pm Stefano Pizza ha concluso la sua parte di requisitoria al processo sul naufragio della Costa Concordia dopo aver elencato le colpe attribuite all’imputato».
La pena richiesta dall’accusa per Francesco Schettino «è più che congrua» ha invece affermato davantio ai giornalisti il procuratore generale della Toscana Tindari Baglione, «Forse – ha aggiunto – si poteva chiedere un po’ di più, non di meno». Il procuratore ha voluto anche spiegare che la pena richiesta dai pm grossetani «è stata concordata con gli uffici della procura generale».
«I Pm – afferma l’avvocato di Francesco Schettino Donato Laino – giustificano altre persone pur condannandole, rispetto a Schettino per cui sono stati chiesti 26 anni che manco Pacciani. l’azione penale non deve diventare soggettiva».