FIRENZE – Quattro milioni di euro è la somma complessiva messa a disposizione dalla Regione per un pacchetto integrato di misure, nell’arco di tre anni, volte a prevenire, difendere e riscarcire i danni degli attacchi da predatori nei confronti di greggi e altri animali allevati. Gli interventi sono previsti da una delibera della giunta regionale (delibera 354 del 28 aprile 2014) e sono stati condivisi con tutti i soggetti interessati, Enti Locali, Asl e associazioni degli agricoltori e ambientalisti, che hanno sottoscritto un apposito accordo il 16 luglio 2014. I risarcimenti relativi all’annata 2014 sono stati assegnati con un decreto dirigenziale di fine 2014.
“Grazie a queste misure – ricorda l’assessore all’agricoltura e foreste Gianni Salvadori – la Regione è intervenuta, per la prima volta dopo anni nei quali si era scelto di concedere un contributo sui premi assicurativi, con indennizzi agli allevatori che hanno subìto danni, sia per danni diretti (la perdita del capo) che indiretti (ad esempio la mancanza di latte dovuta allo stress), da predatori (lupi, ma anche canidi e altri predatori).
Sono stati già accordati i risarcimenti per gli eventi, che fossero certificati dai veterinari Asl, avvenuti fra il 1 gennaio e il 31 ottobre 2014. Sono state accolte tutte le domande che rispettavano i requisiti previsti dal bando (è stato possibile presentare domanda dal 13 ottobre al 14 novembre 2014) per un totale di 155 istanze in tutta la regione e sono stati riconosciuti, complessivamente, indennizzi per 537 mila euro.
Il prossimo bando, che prevederà altre risorse, sempre nell’ambito del “pacchetto” da 4 milioni, coprirà i danni per gli eventi verificatisi dopo il 1 novembre 2014.
Ciascun evento viene indennizzato in base ad un tariffario, pubblicato sul bando, e differenziato per specie (per una pecora in media 700 euro) con un massimo di 15 mila euro per azienda nell’arco di 3 anni (cosidetto regime “de minimis dell’UE).
Altre misure importanti contenute nel “pacchetto” e finanziate con i 4 milioni di euro previsti sono i contributi per lo smaltimento delle carcasse degli animali uccisi (in alcuni comuni è stata riconosciuta anche la possibilità dei cosidetti “cimiteri aziendali”, ovvero l’interramento nel fondo di proprietà), i contributi per recinzioni, cani da guardiania e altre misure di prevenzione, l’assistenza e l’informazione agli allevatori, il monitoraggio della presenza del lupo e degli ibridi sul territorio toscano, la cattura dei cani vaganti.
I dati relativi al monitoraggio 2013 sulla presenza del lupo ed ibridi in Toscana riferiscono, complessivamente, la presenza di circa 310-320 esemplari, pari a circa 71 nuclei familiari.
“Appena avremo il risultati dell’ultimo monitoraggio – conclude Salvadori – li renderemo noti. Intanto desidero sgombrare il campo dalle illazioni che sono circolate su alcuni organi di stampa, smentendo nel modo più assoluto che siano stati mai immessi lupi in Toscana. La Toscana si è attivata, vista la complessità del fenomeno nel suo insieme, per un pacchetto organico di interventi, che abbiamo varato in sintonia con tutti i soggetti interessati e sul quale sono stati messi, in 3 anni, 4 milioni di euro di risorse. Una cifra non indifferente, vista la situazione del bilancio e visti i continui tagli di risorse dallo Stato.”
La Regione informerà gli allevatori quando uscirà il prossimo bando per indennizzi. Le domande potranno essere inoltrate direttamente sul sito di ARTEA (www.artea.toscana.it) oppure tramite i centri di assistenza delle associazioni degli agricoltori.
Ecco la ripartizione dei risarcimenti agli allevatori nella varie provincie toscane interessate
Arezzo 38.876,20
Firenze 18.835,20
Grosseto 281.793,30
Lucca 24.730,90
Massa 33.119,90
Pisa 30.584,00
Pistoia 2726,00
Siena 107.010,30
Totale 537.675,80