FOLLONICA – «Il Parco Interprovinciale di Montioni è stato istituito nel 1999. Nel 2009 è stato avviato il consorzio di gestione del Parco tra le due Province e i rispettivi comuni. Con dispiacere e delusione però, abbiamo registrato che sul parco è calato il silenzio per lungo tempo e Montioni è sembrato diventare una presenza imbarazzante utile solo allo stoccaggio dei gessi rossi». A parlare è il circolo follonichese di Sel «Oggi con lo scioglimento delle province il Parco di Montioni ritorna agli onori delle cronache solo perché si giocherà un’importante partita su chi gestirà un patrimonio di oltre 7000 ettari di boschi e varie importanti strutture».
Il circolo follonichese di Sinistra ecologia e libertà ritiene che l’area di Montioni «possa diventare uno dei volani più importanti del rilancio del turismo per il bacino Val di Cornia-Val di Pecora a patto che diventi patrimonio dei più il grande valore naturalistico dell’area e non sia considerato solo terreno di caccia politica per enti, partiti o amministrazioni. A nostro avviso solo una gestione condivisa potrà rilanciare il parco e tutto il territorio a cavallo tra la provincia di Grosseto e Livorno. L’anima del parco è in primis naturalistica e turistica, ma deve fare i conti con appetiti forestali che ad oggi hanno prevalso anche con interventi scellerati della precedente amministrazione e con visioni miopi degli enti di gestione».
«Oggi che sono cambiati gli amministratori, che il livello provinciale si avvia a scomparire occorre che la politica locale sia forte nel rivendicare il diritto ed il dovere della gestione di questo “Bene Comune” – conclude – coinvolgendo tutti i soggetti e non disperdendo le funzioni in mille rivoli».