MANCIANO – «Che cosa è realmente successo all’interno del PD mancianese da giustificare le dimissioni quasi in massa degli appartenenti alla corrente uscita vincitrice dal congresso del 2013 e che, da allora, ha guidato le varie sezioni del comune?» a chiederselo è l’associazione, che fa parte della coalizione “Manciano insieme”, “Partecipazione e trasparenza”, a cui appartiene il vicesindaco Antonio Camillo. «Perché la nuova dirigenza non è mai riuscita ad aprire l’auspicato “dialogo sereno e costruttivo” con l’altra anima del partito? Quali mezzi ha usato per arrivarci? Quali sono le scelte amministrative “non condivise” che li hanno portati alle dimissioni? Quali ragioni li avrebbero spinti a volere un rimpasto di giunta?»
«Quanto si è letto negli articoli usciti nella stampa locale non ci aiuta a capire le ragioni che hanno determinato la spaccatura e, come ha già fatto SEL, ci sentiamo di dire che la questione non riguarda esclusivamente il PD – prosegue il vicesindaco -. La crisi che essa genera ritorna come un boomerang sugli schieramenti di centrosinistra che, con il PD, hanno vinto le elezioni e stanno portando avanti con impegno i progetti di un programma elettorale condiviso. La frattura del partito di maggioranza crea, di fatto, gravi problemi: una crisi di fiducia nei confronti della coalizione, un clima paesano in cui le chiacchiere aumentano e degenerano in pettegolezzi e la conseguente difficoltà a continuare a lavorare in un clima politico in cui impegno e professionalità accomunano i diversi attori».
«Partecipazione e Trasparenza vuole confrontarsi sia nei fatti che nelle idee con alleati coesi, che abbiano una linea coerente e trasparente di comportamento politico, tale da ispirare fiducia nella gente e non disorientamento – continua Camillo -. Vogliamo ripristinare le assemblee di coalizione che, secondo il progetto politico condiviso, sono state nel primo biennio il luogo in cui i diversi gruppi di maggioranza hanno messo a confronto le loro idee e visioni dei problemi, in cui si valorizzavano le diverse competenze e si mettevano in comune le risorse. Queste importanti riunioni si sono interrotte da tempo a causa di questioni interne al partito di maggioranza che la nuova segreteria non ha saputo gestire, ostacolando, di fatto, il confronto democratico fra i vari gruppi. Chiediamo ora che questo impegno sia portato avanti e che, in questo momento difficile, il sindaco si faccia garante che ciò avvenga».
«Come gruppo politico a cui appartiene il vicesindaco che, tra l’altro, ha sempre cercato di mantenere un dialogo aperto con tutti – conclude “Partecipazione e trasparenza” -, ci dichiariamo pronti a confrontarci con il PD dimissionario e con gli altri gruppi».