GROSSETO – La Federazione Provinciale del Psi esprime la propria soddisfazione per le parole espresse dal Sindaco Bonifazi in merito alla “chiusura” della nota vicenda sulla vendita delle Farmacie comunali Riunite S.p.A: «Abbiamo sempre ritenuto che una corretta gestione della cosa pubblica comunale non potesse e non possa prescindere dallo stendere un inventario di tutto il patrimonio dell’ente, e sulla base di esso stilare una priorità logica fra i vari beni da valorizzare, cercando di mantenere quelli che rivestano un’effettiva utilità sociale ed economica o in generale per la collettività».
Tutto ciò, beninteso, in accordo con le stringenti esigenze di bilancio e con il patto di stabilità. Proprio per questo, in una conferenza stampa svoltasi il 4 ottobre 2012, cioè molto prima che altri si occupassero della questione, avevamo affermato che non era opportuno vendere le Farmacie comunali, con la precisazione che la questione in ogni caso non potesse prescindere dal coinvolgimento dei lavoratori – aggiungono -. È vero che arrivammo a votare la delibera che autorizzava gli uffici competenti a valutare la possibilità di vendere, ma è altrettanto vero che, durante la trattazione in consiglio comunale, fummo l’unica forza politica a porre il problema della congruità dell’eventuale prezzo di vendita, proponendo formale emendamento, poi approvato, in modo che non fossero penalizzati gli interessi dei cittadini».
«Come già precisammo con un nostro comunicato stampa del 13 luglio 2014, la successiva delibera di fine agosto 2014 ha contenuto l’imprescindibile emendamento proposto dal Psi – concludono -, senza il quale questo partito non l’avrebbe per nulla votata».