GROSSETO – La mobilitazione dei dipendenti della Provincia di Grosseto continua. Domani, martedì 23 dicembre a partire dalle ore 9:30 inizierà un presidio in piazza Rosselli di fronte alla Prefettura. L’iniziativa scandisce l’evolversi delle trattative nazionali: domani, a Roma avrà luogo un importante incontro tra il ministro Marianna Madia e i rappresentanti dei sindacati nazionali.
L’iniziativa, prevista in tutte le province italiane, e il presidio con flash mob vogliono rendere evidente al Governo il disagio e la preoccupazione che sta provocando il processo di smantellamento delle Province. A Grosseto una delegazione di lavoratori sarà ricevuta dal Prefetto.
Tutte le manifestazioni e le mobilitazioni sono organizzate avendo cura di garantire i servizi ai cittadini. I lavoratori, per partecipare, non incidono sull’orario di lavoro, tutti utilizzano i propri permessi per assemblea o personali e, in taluni casi, le ferie.
E oggi è giunta anche una nota del Pd che «esprime solidarietà nei confronti dei dipendenti della Provincia ed auspica che dall’incontro fra i sindacati ed il ministro Madia previsto per martedì possano emergere garanzie per i lavoratori. Il Pd Grossetano ha fin da subito espresso la propria perplessità rispetto alla ‘riformetta’ che ha riguardato l’ente provincia, un ente che rimane in piedi ma viene spogliato di gran parte delle funzioni e delle risorse, tanto da mettere in discussione per il 2015 i servizi essenziali, dalla manutenzione delle strade al riscaldamento delle scuole. Oggi – prosegue il segretario provinciale Barbara Pinzuti – di fronte alla possibilità di decine di esuberi fra i lavoratori, prevale la preoccupazione e la necessità di un impegno a tutti i livelli affinché tale ipotesi venga scongiurata, nella consapevolezza che oltre al dramma che i vivono i dipendenti, la riduzione del personale avrà necessariamente conseguenze negative sulla resa dei servizi. Esprimiamo pertanto solidarietà nei confronti dei dipendenti e della forte azione di protesta che hanno intrapreso, ed auspichiamo con forza che il ministro Madia e tutto il governo si facciano carico della questione, superando la proposta contenuta nella legge di stabilità ed assicurando ai dipendenti reali garanzie».