ORBETELLO – Trasferta vittoriosa del Gao Orbetello contro i romani del Cus Roma per 3-2, nata dopo una lunga trafila di spostamenti di campo e reperibilità di palloni che sembrava non avesse più fine. Ma veniamo alla partita; Bartolini convoca per la prima volta dell’anno il decano Massimo Sabatini al posto di Capitan Pezzetta, fermo ai box per problemi fisici, ed i ragazzi reagiscono positivamente buttando in campo tutta la cattiveria agonistica accumulata prima dell’inizio della gara. Grazie alla ricezione perfetta, alla buona correlazione muro-difesa, chiudono la pratica agevolmente, permettendo l’esordio in C alla veneranda età di quasi 41 anni di Sabatini, per il 15-25 del primo set. Nel secondo set i lagunari si dimenticano di scendere in campo, la squadra romana ringrazia e ne approfitta per scappare nel punteggio. Ciani e compagni non danno mai la sensazione di poter rimontare il distacco e così il set si chiude per 25-19.
Nel terzo la musica sembrerebbe leggermente diversa fino all’11-11, ma le battute sbagliate, le ricezioni deficitarie, e gli attacchi buttati al vento, costruiscono un parziale di ben 11-0 per i romani, ed in queste condizioni si sa che rimontare lo svantaggio è praticamente impossibile e così il set si chiude con il punteggio di 25-17. A questo punto il tecnico Bartolini prova la mossa azzardata di spostare Becherini al centro al posto di Zauli e di far entrare Falchi come opposto, cambio che lascia un senso di smarrimento negli avversari che iniziando a disunirsi, permettono a Irimies e compagni di andare avanti punto su punto fino a conquistare il 4° set per 21-25. Solo la lotteria del quinto set può proclamare il vincitore, continuando con la stessa formazione del parziale precedente, la squadra di Bartolini riesce ad avere la meglio del Cus vincendo la gara per 11-15.
«Non sarà stata una bellissima partita – commenta il libero Paolo Berti – dove gli errori da entrambi le parti hanno condizionato l’andamento della gara, soprattutto per noi, che appena sbagliamo su un fondamentale, inizia ad andarci tutto male, e questa è una cosa che dobbiamo imparare a controllare, ma l’importante alla fine è il risultato e noi lo abbiamo ottenuto».