GROSSETO – Un film che è già un “cult” e che per la prima volta viene proiettato a Grosseto grazie al Festival Resistente e alla collaborazione del circolo Arci Khorakhanè.
“Io sto con la sposa” di Antonio Augugliaro, Daniele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, sarà proiettato giovedì 18 dicembre alle 21.30 a Spazio 72 (via Ugo Bassi, 72 – ingresso 6 euro) in occasione della Giornata internazionale dei diritti dei migranti, istituita dalle Nazioni Unite nel 2000 in occasione dell’anniversario della data dell’adozione della Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, avvenuta il 18 dicembre 1990. Una giornata per parlare di persone e non di numeri, come spesso accade quando parliamo del tema immigrazione, per parlare dei sogni e delle speranze di chi cercando un futuro migliore, ha deciso di mettersi in viaggio. Perché migrare è un atto coraggioso di chi ama la vita.
“A cena con il regista”: alla serata parteciperà anche Khaled Soliman Al Nassiry, uno dei registi, che sarà possibile incontrare durante l’aperitivo e la cena in programma alle 19.45 (costo 20 euro comprensivo dell’ingresso per il film).
Presentato lo scorso settembre alla Mostra del Cinema di Venezia, il film racconta la storia vera del finto corteo nuziale messo in piedi da tre registi visionari, per aiutare cinque palestinesi e siriani, scappati dalla guerra e sbarcati a Lampedusa, a proseguire il loro viaggio senza documenti attraverso mezza Europa. Un film-documentario ma anche un’azione politica, una storia reale ma anche fantastica.
“Io sto con la sposa” non è soltanto un film, ma anche un atto di disobbedienza civile. “Siamo stanchi di dividere gli esseri umani in legali e illegali – dichiara Daniele Del Grande, uno dei registi- E siamo stanchi di contare i morti in mare. Non sono vittime della burrasca, ma di leggi europee alle quali è arrivato il momento di disobbedire per riaffermare il principio della libertà di circolazione”.
“Quando vedi arrivare gente del tuo paese e sai che stanno scappando da una guerra – aggiunge Khaled Soliman Al Nassiry – senti che stai facendo una cosa giusta. Aiutare anche una sola persona ad uscire da quel mare di sangue, ti fa sentire dalla parte del giusto”.
Il risultato dell’operazione è un film che non parla degli “altri”, ma di un “noi”, di una storia di amicizia mediterranea che finisce per raccontare la frontiera con un linguaggio completamente diverso.
Aperitivo e cena con il regista (ore 19.45) – 20 euro comprensivi dell’ingresso per il film – Solo film (ore 21.30) – 6 euro
In fo e prenotazioni: 333-4949539 Facebook: Festivalresistente Arci