Follonica – “Nessuna intenzione di lasciare il percorso per lo sviluppo di un sistema di raccolta differenziata porta a porta su tutta la città” – così inizia l’assessore Antonio Cetraro , e continua – Follonica è stato il primo tra i comuni grossetani di medie dimensioni ad avviare, nel 2008, una sperimentazione, estesa già nel l’anno successivo alla metà del territorio comunale, con un investimento economico indubbiamente importante.
Questo obiettivo è stato ed è ancora primario per noi, perché crediamo nella rilevanza ambientale, oltre che sociale, della raccolta differenziata, che stimola comportamenti virtuosi in funzione di concetti reali come “risorse e spazi di stoccaggio dei rifiuti limitati”.
La situazione delle discariche del comprensorio è nota, e noi puntiamo alla raccolta differenziata spinta anche per la riqualificazione del territorio e dell’ambiente circostante.
Dobbiamo, comunque, fare continuamente i conti con il fatto che la gestione dei rifiuti (non è ovviamente decisa solo a livello locale) è ancora fortemente orientata alle discariche, dove viene stoccata circa il 65% del rifiuti; il 10% viene incenerito, con le pesanti conseguenze ambientali alle quali ci siamo opposti e ci opponiamo, consapevoli di valide alternative come il riciclo ed il compostaggio, anche se purtroppo a livello nazionale solo il 25% circa dei rifiuti viene avviato a questa ultima pratica.
L’amministrazione comunale non è rimasta ferma: ha lavorato con la grande distribuzione per una azione di sensibilizzazione alla riduzione degli imballaggi, primo prodotto di scarto con grave impatto sull’ambiente ( biodegrabilità).
Questa premessa, fondamentale, serve per dire che l’obiettivo di estendere il servizio del porta a porta su tutta Follonica non è al momento possibile per impedimenti sia di natura sovrastrutturale (non dimentichiamoci che Follonica è inserita in un contesto provinciale e di ambito ottimale), sia per un problema di costi. Al momento infatti una estensione della zona porterebbe ad un aumento immediato di spesa per il cittadino (un incremento della TARSU dal 30 al 40%), in un momento di grave difficoltà socioeconomica diffusa. Questo perché per estendere la raccolta differenziata c’è la necessità immediata di impianti finalizzati al riciclaggio e compostaggio. E’ da sottolineare inoltre che Follonica ha concordato con il Coseca un determinato numero di passaggi per il ritiro dei rifiuti differenziati, e per fare tali passaggi, che riducono al minimo il disagio per i cittadini, il costo del servizio è più alto.
Concludendo – dice l’Assessore- stiamo lavorando per modificare le condizioni sopra esposte e rispettare il nostro obiettivo di governo: estensione del porta a porta e modalità di riutilizzo dei rifiuti (risorsa).
Il comune di Follonica vuole estendere la raccolta differenzia spinta a tutta la città, pertanto appena le condizioni lo renderanno possibile, sarà nostra cura cercare con il nuovo gestore, che risulterà vincitore della gara indetta dall’ATO, le modalità per il raggiungimento di questo importantissimo traguardo.