FIRENZE – “La mancata realizzazione delle infrastrutture penalizza le istituzioni e l’economia toscana. La Tirrenica e il sottoattraversamento di Firenze sono i due nodi sui quali mi rodo e su cui abbiamo bisogno di risposte da parte del Governo. In gioco c’è la credibilità delle istituzioni”.
Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha voluto dedicare a queste due opere la parte conclusiva del suo intervento finale a “Muoversi in Toscana”, il seminario su mobilità e infrastrutture organizzato dalla Regione e che si è tenuto a Firenze all’Auditorium di Santa Apollonia.
Il suo ragionamento è partito dalla constatazione che la politica sta vivendo una grave crisi di credibilità anche a causa della mancata realizzazione delle opere, vissuta dai cittadini come “frutto di vuote promesse e di cattivo uso del denaro pubblico”. A questo proposito Rossi ha detto di giudicare inammissibile che i maggiori costi del sottoattraversamento siano pari ai milioni necessari a garantire il raddoppio della ferrovia tra Pistoia e Lucca.
“Dopo quattro anni di legislatura regionale – ha aggiunto – aspettiamo che il Governo ci dica con chiarezza cosa intenda fare per il raddoppio di quella linea e con la terza corsia dell’Autosole, mentre lo ringrazio per lo stanziamento che ha deciso per il 2015 per la Grosseto Siena. Sono convinto che per vedere conclusa la Pistoia Lucca non si debba attendere il 2020, ma che si possa fare in metà tempo. Chiediamo al Governo un Accordo di programma anche su quest’opera per la quale abbiamo stanziato i fondi nel nostro bilancio 2015″.
Il presidente ha fatto un’analisi della legislatura regionale, caratterizzata da “un importante cambio di passo su infrastrutture e trasporti” nonostante i tagli subiti. Al riguardo ha citato gli interventi sul porto di Piombino che ha “svoltato” anche grazie ai finanziamenti regionali “non di nostra competenza, ma necessari”. Allo stesso modo ha sottolineato lo stanziamento regionale di 170 milioni di euro per il porto di Livorno e la darsena Toscana e ha sollecitato la firma di un accordo di programma con il Governo “che va fatto tempestivamente per affrontare una delle peggiori situazioni occupazionali della Toscana e fare in modo che in capo a tre anni si possa produrre una svolta nella città labronica”.
Tornando sulla Tirrenica si è detto favorevole “a qualunque soluzione consenta di tappare il buco tra Rosignano e Civitavecchia, perchè la Toscana non può accettare la condanna all’isolamento della sua parte costiera e abbiamo il diritto di avere una risposta dal Governo”.
“Sugli aeroporti – ha aggiunto – portiamo a casa un risultato straordinario come dimostrano le prime prove di Corporation America con la quale si è imboccata la strada per una soluzione definitiva e uno sviluppo che non penalizza Pisa e che fa crescere Firenze e il sistema aeroportuale toscano”.
Il presidente rispondendo ad una domanda aveva detto di volersi occupare anche del problema della sicurezza sui treni. Dopo aver espresso tutta la sua solidarietà umana ai capotreno aggrediti, ha detto: “220.000 cittadini che ogni giorno salgono sui treni sono molti di più di quelli che si recano la domenica a vedere le partite. Credo quindi debba essere garantito un servizio di mobilità pubblica sicuro per tutti”.