a cura di Giulia Carri
LUSSEMBURGO – Cristina Barbetti, 37 anni di Marina di Grosseto, dal 2010 vive a Lussemburgo dove ha lanciato un’attività di export e promozione di prodotti enogastronomici della Maremma.
Come sei arrivata in Lussemburgo?
“Mi sono trasferita con mio marito che è venuto qua per lavoro.”
Dove vivevi prima e cosa facevi?
“Mi sono laureata in Scienze della Comunicazione a Siena nel 2002. Nel 2000 sono andata in Erasmus in Danimarca e lì ho conosciuto quello che è il mio attuale marito, Radek. Incontrare lui mi ha motivata a prolungare il mio soggiorno in Danimarca per altri sei mesi, dove ho fatto ricerca per la mia tesi di laurea e vari lavori per mantenermi.”
Dopo l’Erasmus sei tornata in Italia?
“Sì. Io dovevo laurearmi e Radek stava facendo un master in finanza a Aarhus che prevedeva un tirocinio in un paese europeo, quindi abbiamo scelto l’Italia e ci siamo trasferiti a Siena per un anno, per poi trasferirci in Polonia nel 2003.”
Perché in Polonia?
“Mio marito è polacco, ed aveva avuto un’offerta di lavoro a Varsavia. Per un anno ho studiato la lingua ed insegnato italiano e, nel 2003, ci siamo sposati in Polonia. Il nostro desiderio era comunque tornare in Italia, e così è stato poco dopo il matrimonio.”
Come è stata la tua esperienza in Polonia?
“Bellissima. Varsavia è una città internazionale e ricca di cultura. I giovani sono molto aperti e quasi tutti parlano varie lingue, i meno giovani sono invece curiosi di conoscere ciò che è nuovo, non riuscivano a capire perché io dall’Italia mi fossi trasferita in Polonia… Sono stata bene accolta ed ho un ricordo molto bello di quell’anno.”
Quindi siete tornati in Italia?
“Sì e dopo poco che eravamo tornati, mio marito ha trovato lavoro a Roma. Nel 2004 ci siamo trasferiti nella Capitale dove io ho cominciato la mia carriera nella comunicazione e marketing. Poi nel 2008 ci siamo sposati anche in Italia, a Marina di Grosseto.”
Di cosa ti occupavi?
“Ho lavorato prima in una produzione cinematografica poi sono entrata in un’agenzia che si occupa di comunicazione e organizzazione eventi. Sono rimasta a Roma fino al 2006, poi mi sono spostata a Milano dove ho aperto una sede dell’agenzia per la quale lavoravo. I quattro anni trascorsi a Milano sono stati importanti e intensi per la mia carriera, e quando nel 2010 mio marito ha avuto un’ offerta di lavoro dalla Banca di Investimento Europea, decidere di seguirlo e partire non è stato semplice per me. Per un anno io sono rimasta a Milano mentre lui era a Lussemburgo ma la grande mole di lavoro e la distanza erano diventate difficili da gestire, e quando sono rimasta incinta ho capito che era arrivato il momento di raggiungerlo.”
Come è vivere a Lussemburgo?
“La qualità della vita è molto alta. I cittadini, soprattutto le famiglie vengono tutelai e agevolati in ogni modo. Per esempio le mamme con passeggini non pagano gli autobus, così come la grande quantità di strutture esistenti per venire incontro alle esigenze famigliari, rendono la vita genitoriale molto rilassata. Anche da un punto di vista sociale è interessante. Lussemburgo è una città di banche e Istituzioni europee, la sua popolazione proviene da tutto il mondo e offre continuamente qualcosa da scoprire. I miei figli possono crescere in una realtà multilingue e multiculturale, questa è sicuramente una fortuna.”
Parlami del tuo business, come nasce l’idea di esportare prodotti maremmani?
“Dopo la nascita della mia seconda figlia nel 2013, volevo tornare a lavorare e ho scelto di mettermi in gioco con una delle cose che più amo, il cibo ed il vino della Maremma. L’idea nasce dalla passione per il nostro cibo e dalla voglia di fare qualcosa per aiutare i produttori locali a combattere la crisi. Con la mia socia delle Lange Piemontesi, Ivana Massucco, abbiamo messo insieme competenze e passione e abbiamo creato Gustando, un business che nasce dal desiderio di portare in Lussemburgo i prodotti artigianali enogastronomici delle nostre regioni. Vendiamo online le specialità tipiche, ma soprattutto organizziamo eventi di degustazione dove promuoviamo i prodotti ed i produttori delle nostre terre.”
Come sta andando?
“Da quando abbiamo lanciato il progetto a Settembre la risposta del pubblico è stata molto buona. Abbiamo fatto diversi eventi e la curiosità e apprezzamento sui nostri prodotti e regioni è in continua crescita. Alcuni dei nostri clienti sono italiani che già conoscono le zone e la qualità dei prodotti e sono felici di poterli finalmente avere in Lussemburgo.”
A parità di condizioni torneresti?
“Sì. Anche mio marito ama l’Italia la Maremma, che ormai sente come casa, ma per adesso un rientro non è pensabile.Torniamo quando possiamo per vedere la mia famiglia. Una delle cose che mi più mi piace di questo lavoro è avere la possibilità di essere a contatto con la mia terra e le sue tradizioni, anche se lontana. ”