di Sabino Zuppa
ISOLA DEL GIGLIO – La disfida delle aliquote comunali sembra essersi adesso trasferita all’Isola del Giglio dove, in attesa del pagamento dei saldi di Tasi e Imu, scoppia la polemica politica su quanto realmente dovranno pagare i cittadini gigliesi. Questo perché, come ormai noto da qualche tempo, l’Isola del Giglio è stato uno di quei Comuni italiani ritardatari che hanno sforato il termine del 30 settembre per l’approvazione delle aliquote in consiglio comunale, incappando negli strali del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, con una comunicazione ufficiale della fine di ottobre, le ha definite illegittime.
Un problema che ha colpito in Maremma anche il Comune di Capalbio che, tuttavia, ha deciso lo scorso 30 novembre di annullare in autotutela le precedenti aliquote reintroducendo quelle precedenti approvate dal commissario prefettizio e procedendo poi ad un aggiustamento di bilancio per tamponare i minori introiti.
Sull’Isola, invece, l’atteggiamento del sindaco Ortelli sembra essere differente, anche dopo le pesanti critiche dell’opposizione di Progetto Giglio che, dopo aver presentato una interrogazione a novembre, fa sapere di aver ottenuto risposta dal sindaco che «le aliquote Imu verranno comunicate, in congruo anticipo rispetto alle scadenze previste dalla Legge (16 Dicembre) quanto prima non appena si sarà concluso il confronto (con il Ministero) di cui sopra. Non è possibile dare certezze sulle informazioni ancora incerte – questa la risposta di Ortelli, secondo Progetto Giglio – ed il nostro Comune ha deciso di attendere in accordo con altri Comuni nella nostra stessa situazione. Il consiglio comunale dell’Isola del Giglio non ha poi annullato tali delibere – continuano loro – in quanto un funzionario del Mef ha consigliato per telefono di non annullarle perché forse la questione si dovrebbe sanare con il decreto Mille proroghe, che sarà approvato non si sa quando e non si sa come.»
Ma anche dopo gli attacchi della minoranza, l’atteggiamento del sindaco Sergio Ortelli non è cambiato e sul sito istituzionale del Comune isolano appare la conferma che le aliquote saranno quelle approvate il 6 ottobre scorso. Dunque un atteggiamento differente rispetto a quello del sindaco di Bellumori a Capalbio che, a soli sette giorni dalla scadenza dei pagamenti, non smorza le polemiche sulla questione per la mancanza apparente di una motivazione ufficiale che sani il ritardo evidenziato dal Mef in precedenza.