Grosseto – Ha registrato quota 6mila visitatori la mostra “Ossessione Dalì. Passione, ribellione e lucida follia”, l’evento espositivo organizzato dalla Rete museale della Provincia di Grosseto e curato da Maurizio Vanni.
“In una fase di forte contrazione economica come questa –dichiara Cinzia Tacconi, assessore provinciale alla Cultura – la rete museale della Provincia di Grosseto è riuscita a tenere relativamente bene, grazie alla scelta di garantire un nuovo modo di fruire il museo, non come luogo di esclusiva conservazione ma di vera e propria sperimentazione. Tra le molteplici attività organizzate le esposizioni legate ai grandi nomi dell’arte contemporanea come Klinge, Niki de Saint Phalle, Mirò e Dalì sono state un importante richiamo. Puntare su eventi di questo livello è un antidoto contro la crisi per i nostri musei”.
“Ossessione Dalì – continua Cinzia Tacconi – è andata bene a Follonica e Castell’Azzara. Ma colpisce soprattutto il risultato di Porto Santo Stefano, con 2000 presenze nel mese di ottobre. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, questi dati confermano che attraverso la cultura si può lavorare anche sull’allungamento della stagione turistica”.
“Eravamo certi che Dalì potesse battere ogni record di presenze e di attenzioni mediatiche – dichiara Maurizio Vanni, curatore della mostra – La sorpresa l’abbiamo avuta nella partecipazione agli eventi collaterali. Vedere tantissimo pubblico, in gran parte giovani e giovanissimi al racconto scenico che si è tenuto nei teatri e nelle sedi espositive, ci ha confermato che la strada intrapresa è quella giusta e che la Maremma è pronta a diventare un punto di riferimento permanente per le arti contemporanee”.
“Per favorire questo percorso stiamo investendo nella formazione degli operatori museali – spiega Roberta Pieraccioli, coordinatrice della Rete museale provinciale- il 30 gennaio e il 13 febbraio è in programma un corso di specializzazione sul tema del museo contemporaneo tra show business e marketing emozionale a cui parteciperanno oltre 50 addetti dei Musei del territorio. Avere professionalità preparate a gestire il cambiamento è un elemento fondamentale per valorizzare al massimo il grande patrimonio storico-culturale dei nostri musei.”