GROSSETO – «Ancora una volta appare opportuno e necessario intervenire sull’urbanistica della nostra città, questa volta non solo per rilevare problemi, ormai a tutti evidenti, quanto per avanzare proposte. In maniera piuttosto paradossale il quadro normativo regionale si è evoluto negli ultimi mesi, molto più rapidamente del nostro strumento urbanistico: l’approvazione del Piano paesaggistico prima e l’emanazione della nuova legge regionale sul governo del territorio hanno reso il Regolamento Urbanistico (RU) vecchio prima ancora di nascere. Il quadro conoscitivo, risalente ad un economicamente lontano 2007, e i principi sui quali è stato costruito lo strumento sono oggi abbondantemente superati. Il contenimento del consumo di suolo, la riqualificazione e la rigenerazione sono diventate le parole d’ordine purtroppo assenti nella pianificazione grossetana». Così il consigliere comunale Luigi Colomba, capogruppo di Buongoverno-Socialdemocrazia, interviene in materia di edilizia.
«C’è allora da rimboccarsi le maniche e cercare una via di aggiornamento di quanto finora fatto, in primo luogo semplificando le procedure per gli interventi di recupero e consentendo ai privati di valorizzare il proprio patrimonio con piccoli interventi, preziosi per l’economia locale – aggiunge Colomba -. Ad esempio: incrementando le addizioni una tantum negli immobili (oggi solo 150 mc), rimodulando i tessuti (togliendo l’equiparazione del tessuto storico a zona omogenea A) e semplificando la classificazione degli edifici, consentendo la destinazione commerciale nelle zone artigianali, in considerazione delle mutate esigenze delle aziende, individuando forme per la valorizzazione commerciale del centro storico con la possibilità di accorpare immobili per la creazione di medie strutture di vendita».
«Tenendo conto che l’edilizia è un settore strategico, che negli ultimi sei anni è calato del 30%, contribuendo a una perdita di Pil nazionale di quasi 2 punti, facciamo un appello all’assessore Tei, visti i grandi ritardi nell’approvazione del RU e vista la crisi gravissima dell’edilizia grossetana, affinché acceleri il più possibile i tempi, anche mettendo mano al potenziamento del settore urbanistica, chiedendo magari lo spostamento di qualche unità da uffici in sovrannumero e, possibilmente, sollevando il dirigente De Bianchi da altri gravosi incarichi amministrativi – prosegue Colomba -. In attesa della chimerica approvazione del RU, perciò, proponiamo da subito una variante specifica al Piano strutturale tesa alla rigenerazione urbana, da far seguire da una variante snella al RU e, là dove è possibile, avvalersi, da subito, di una variante normativa sui temi sopra trattati. La piccola economia locale potrebbe così ripartire grazie al coinvolgimento del risparmio dei privati, rimettendo così in moto azioni virtuose per risollevare il morente settore edilizio, creando occupazione e facendo crescere i consumi».