GROSSETO – È positivo il giudizio che l’Ance di Grosseto, l’associazione che riunisce i costruttori, insieme la propria organizzazione nazionale, dà dell’iniziativa del governo “#italiasicura”, anche se secondo l’associazione è necessario un «quadro certo di risorse che si potranno utilizzare nei prossimi anni da destinare ad interventi efficaci per la riduzione del rischio a livello territoriale».
«Lo stanziamento dei primi 700 milioni del piano nazionale per la prevenzione e la ricognizione delle opere più urgenti a livello locale, per le quali anche la nostra organizzazione è impegnata, – spiegano dall’Ance – rappresentano segnali importanti sulla strada della messa in sicurezza del territorio, ma è fondamentale che i fondi messi a disposizione siano resi stabili nel tempo e al riparo dai tagli e dalle emergenze».
«Per l’Ance Grosseto gli interventi da realizzare non possono essere solo le sistemazioni idrauliche, ma devono prevedere azioni che favoriscano l’ adattamento ai cambiamenti climatici, come la riqualificazione dei corsi d’acqua e dei sistemi di drenaggio delle acque meteoriche».
«E’ indispensabile approvare una misura che escluda definitivamente le opere contro il dissesto idrogeologico dal Patto di stabilità, altrimenti le buone intenzioni rischiano di infrangersi contro l’ostacolo della contabilità finanziaria degli enti locali.
Per prevenire il rischio, secondo l’Ance, occorre evitare di incentivare i Comuni ad utilizzare gli oneri di urbanizzazione per coprire le loro spese correnti, ipotesi proposta anche in queste ore nell’ambito della legge di stabilità di prossima approvazione.