di Sabino Zuppa
PORTO SANTO STEFANO – Cittadini del centro di storico di Porto Santo Stefano allarmati a causa delle frequenti fughe di gas metano che serve le civili abitazioni. Solamente due sere fa l’ultimo episodio, che intorno alle 21 ha costretto ad intervenire i tecnici della ditta che gestisce le condutture perché uno dei tubi che servono le abitazioni si è rotto, probabilmente urtato da un’auto che ha sbagliato una manovra avvicinandosi eccessivamente al muro.
Un evento che negli ultimi tempi è successo varie volte e che comincia a far sorgere i dubbi nella popolazione su quanto si possa fare o su quello e si è sbagliato in passato.
A prima vista il problema sembra strutturale, gli eventi sono successi soprattutto nel corso, una strada compresa all’interno della ztl che è particolarmente stretta e dove il parcheggio può creare problemi. E visto che i tubi che si rompono sono proprio i raccordi accanto ai muri delle case, probabilmente le manovre strette ed azzardate sono la causa principale del problema.
Ma l’amministrazione argentarina è a conoscenza del problema? Anche sui social network si sono recentemente sollevati molti dubbi su questo, ed in maniera tale da spingere il sindaco Arturo Cerulli ad intervenire: «Siamo ben a conoscenza del problema, le cui basi sono forse precedenti alla nostra entrata in scena – dice il primo cittadino – ed abbiamo tutte le intenzioni di risolvere questa situazione ed anche di riqualificare il corso, dove forse quella pavimentazione non è troppo adatta visto il passaggio delle macchine. Ma siamo anche consapevoli che, comunque decideremo di comportarci, non riusciremo ad accontentare tutti: perché lì il vero problema è il traffico ed il rispetto dei divieti di parcheggio. Forse si risolverebbe senza il passaggio delle auto ma rimarrebbe il problema dei disabili e dell’accesso alla chiesa: senza contare che i commercianti hanno visioni differenti sulle caratteristiche della ztl . Per questo – conclude Cerulli – insisto a dire che ci interesseremo del problema, ma non sarà facile mettere tutti d’accordo. Tutto questo con la speranza che gli stessi cittadini del centro rispettino le regole e magari, se si trovassero davanti una macchina in divieto di sosta, chiamino i vigili prima di effettuare manovre azzardate».