MASSA MARITTIMA – Risultati confortanti emergono dallo screening che il dipartimento di igiene dell’Asl 9 ha effettuato questa mattina presso le scuole medie dell’Istituto Comprensivo Breschi di Massa Marittima, in seguito al verificarsi nei giorni scorsi di alcuni casi di scabbia tra gli alunni. Tutto è iniziato il 28 ottobre, quando è emerso il primo caso di questa particolare patologia, non pericolosa ma fastidiosa, causata da un acaro che va ad attaccare la pelle e genera prurito. Nell’arco di una settimana da un controllo effettuato dall’Asl attraverso i medici di famiglia sono stati rilevati una decina di casi in tutto, accusati da ragazzi che erano stati a contatto tra loro. L’azienda sanitaria per evitare la diffusione della malattia si era così attivata inviando una comunicazione a tutte le famiglie, affinché potessero far eseguire ai ragazzi una semplice profilassi per evitare altri casi di contagio. Ai genitori è stato anche richiesto di far venire gli alunni a scuola, muniti di autocertificazione di avvenuta profilassi o di certificato del medico curante che attestasse l’assenza della malattia o, in alternativa, di concedere all’Asl il permesso di far visitare i bambini direttamente a scuola, in due ambulatori allestiti appositamente. Questa è stata la modalità scelta dalla maggior parte delle famiglie: dei circa 200 ragazzi che frequentano l’istituto infatti, oltre 170 sono stati controllati dai pediatri e dai medici dell’Asl, i quali non hanno rilevato nessun nuovo caso della malattia.
Degli altri, circa un terzo sono arrivati muniti di autocertificazione, un terzo con il certificato medico e un terzo erano assenti e saranno contattati dalla scuola con la richiesta di far rientrare i propri figli in classe muniti di certificato medico, che attesti l’assenza dell’infezione da scabbia. Dopo le visite nei due ambulatori allestiti, uno per i ragazzi ed uno per le ragazze, non è stato evidenziato nessun nuovo caso conclamato; i medici hanno seguito ad ogni modo per i controlli, metodi estremamente prudenziali e per maggiore scrupolo alcuni studenti che presentavano lievi sintomi di altre dermatiti, non assimilabili a prima vista alla malattia, sono stati rinviati ad un dermatologo specialista che possa visitarli ancora più approfonditamente. Si tratta ad ogni modo di una misura del tutto precauzionale ed è stato deciso di avvertire le famiglie e richiedere la visita specialista, pur sapendo che gli alunni sono tutti in una fascia di età particolare, in cui il verificarsi di lievi dermatiti dovute a varie cause legate allo sviluppo è molto frequente. “Credo di poter affermare che il sistema di controlli messo in piedi dall’Asl – commenta il sindaco Marcello Giuntini – è stato efficace e ha dato al momento risultati tranquillizzanti. L’esito dello screening non fa pensare ad un’esplosione dell’infezione; in ogni caso, visti i lunghi tempi di incubazione della patologia, che vanno dalle 2 alle 6 settimane, è opportuno mantenere alta la vigilanza da parte delle famiglie, della scuola e delle autorità sanitarie. Per questo abbiamo concordato con il Dipartimento di Igiene, un altro controllo tra circa una ventina di giorni, con modalità che verranno a breve rese note a tutte le famiglie. Naturalmente, proprio per le caratteristiche dell’infezione, quello di stamani non può essere interpretato come un dato definitivo, ma i risultati fanno quindi ben sperare e sono tranquillizzanti per tutta la cittadinanza”.