GROSSETO – Una bocciatura completa. La definisce così, Fratelli d’Italia, la sperimentazione che da agosto al 31 ottobre scorso è stata attuata con l’estensione delle aree pedonali nel centro storico di Grosseto. Una scelta politica che è stata, dicono da Fratelli d’Italia, «un’inutile prova di forza della maggioranza e della giunta Bonifazi – Borghi» a scapito soprattutto dei residenti.
«La pedonalizzazione – scrive Fabrizio Rossi, capogruppo di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale in consiglio comunale – doveva trovare ampi consensi, così recitavano i promotori. Sul punto stendiamo un velo pietoso; raccolte 700 firme dei residenti in pochi giorni e addirittura una proposta di delibera di iniziativa popolare per l’interruzione della sperimentazione, unico caso da quando esiste lo statuto comunale attuale. Appare evidente che non c’è la sintonia tra chi amministra attualmente la città e i suoi cittadini. Non si sono voluti comprendere i disagi e i danni che il provvedimento potrebbe causare, se prorogato ulteriormente, continuando a sostenere che vi fossero grandi benefici per tutti. Alla fine sono rimasti solo i disagi per i residenti e i commercianti».
«La pedonalizzazione doveva rianimare il centro storico, così sostenevano i promotori. I risultati parlano chiaro sul punto. Se il centro storico viene utilizzato e ravvivato da manifestazioni degne di nota proposte dalle associazioni e dal comune, è senza dubbio positivo per tutti, ma che cosa c’entra la pedonalizzazione sempre e comunque a danno dei residenti?»
«Non ha senso pedonalizzare tutti i fine settimana per poi lasciare deserta piazza della Palma o gli altri luoghi previsti dalla sperimentazione: basterebbe soltanto una semplice ordinanza della polizia municipale volta ad inibire l’accesso o la sosta, quando vi sono manifestazioni pubbliche, come avviene in prossimità dello stadio in occasione delle partite del Grosseto e il problema del traffico veicolare durante gli eventi è risolto. Forse i promotori tralasciano i veri problemi che impediscono al centro storico, il nostro salotto buono, di riprendersi dal torpore ovvero l’incuria, il degrado, i palazzi che cadono a pezzi (ex biblioteca, ospedale Vecchio, ex Marraccini) l’assenza di servizi, la raccolta dei rifiuti insufficiente e mal gestita, la fuga dei commercianti. Magari evitiamo di sovrapporre eventi, ad esempio Terre di Maremma alla più nota Piazze d’Europa. Non ci vorranno far credere che manifestazioni conosciute da molti anni hanno avuto successo grazie alla pedonalizzazione?»
«La pedonalizzazione è stata penalizzata dalle proteste, così dichiarano infine i firmatari della mozione. Semmai il contrario, le proteste dovute ai disagi dimostrano che la pedonalizzazione penalizza anziché arricchire il nostro salotto buono. Su questo avranno riflettuto i nostri amministratori se hanno pensato di sospendere l’esperimento e di fare un questionario. Anche se il questionario appare ai più, poco attendibile, per le modalità con le quali viene proposto, una consultazione dei cittadini non si poteva svolgere prima della mozione, concordando a tappe un percorso nelle commissioni consiliari? Magari il comune di Grosseto non avrebbe speso circa € 30.000,00 per la sperimentazione, in tempi di vacche magre. Le persone che protestano dimostrano la nostra tesi sostenuta in consiglio comunale. Avevamo ragione noi quando sostenevamo che sia il metodo sia la proposta così come era articolata, avrebbe trovato le giuste resistenze di coloro che si vedono privati di alcune opportunità legate alla loro vita quotidiana, senza una reale esigenza.
Troppo comodo cercare il dialogo a “bocce ferme” quando vi era tutto il tempo per affrontare l’argomento, prima della mozione, nelle commissioni consiliari, ascoltando i cittadini residenti.
Si apra un tavolo con tutte le parti in commissione e gli amministratori si confrontino con coloro che si sono sentiti privati di un legittimo diritto di accesso alle loro abitazioni in centro storico. Si tolgano i permessi a coloro che non ne hanno diritto e si blocchi la pratica del parcheggio selvaggio. Si discutano in consiglio comunale progetti seri di riqualificazione del centro storico, a partire dall’arredo urbano, sino alla ristrutturazione dei palazzi che cadono a pezzi.
Siamo sicuri che tutti i cittadini, con queste premesse, compresi i residenti e i commercianti del salotto buono, sarebbero uniti per il bene della città».