GROSSETO – “I due indagati non in grado professionalmente di ricaricare le bombole”, ma anche “stato dei filtri disastroso”, “precarietà delle attrezzature”, “sette bombole prive della verifica periodica”, “operazioni di ricarica assolutamente incompatibili con la sicurezza”: sono, secondo quanto si apprende dall’Ansa, le conclusioni della perizia disposta dal pm nell’ambito delle indagini sui tre sub morti durante un’immersione alle Formiche, nel mare di fronte a Marina di Grosseto, il 10 agosto scorso.
Gli indagati sono Andrea Montrone e Maurizio Agnaletti, rispettivamente titolare e aiuto al diving Abc di Talamone, dove i tre sub avevano noleggiato l’attrezzatura. Le vittime, tutte umbre, sono Fabio Giaimo, Gian Luca Trevani e Enrico Cioli. Il pm Stefano Pizza ha affidato la perizia al comandante del nucleo dei sommozzatori di Grosseto, Giorgio Chimenti.
“Le analisi – si legge nella perizia – hanno stabilito che le bocchette d’aria dei compressori hanno aspirato aria inquinata dallo scarico dei motori a benzina dei compressori stessi”. Entrambi i compressori, inoltre “sono risultati di vecchia costruzione, 1979 e 1997, ed in evidente stato di carente manutenzione e conservazione”. Domani Montrone e Agnaletti saranno interrogati dal pm Pizza.