GROSSETO – A decorrere dal 3 novembre 2014 è obbligatorio, in alcuni casi, comunicare alla Motorizzazione civile, e, in certe situazioni, annotare sulla carta di circolazione, il nominativo di chi ha la disponibilità personale ed esclusiva di un veicolo (auto, moto, rimorchi) non di proprietà, per periodi superiori a 30 giorni consecutivi. Non si tratta di un passaggio di proprietà, ma di un aggiornamento della carta di circolazione con l’applicazione di un “tagliando” con le generalità della persona che utilizza stabilmente il mezzo. L’obiettivo è quello di individuare più facilmente i responsabili delle infrazioni e scoprire le intestazioni fittizie. Confartigianato ha inviato alla direzione generale della Motorizzazione civile una nota per denunciare le difficoltà che le imprese artigiane incontrano a seguito dell’operatività della disposizione. Pur comprendendo le finalità di pubblica sicurezza della norma, l’associazione ha segnalato che la sua applicazione contrasta con i criteri di semplificazione amministrativa e della non produzione di oneri ingiustificati per i cittadini, chiedendo quindi di individuare alcuni correttivi per ridurre al minimo gli aggravi burocratici e i relativi costi per le imprese coinvolte. Dopo le proteste per la confusione contenuta nel provvedimento e nella prima circolare, è stato emesso un altro documento dal Ministero dei Trasporti, che esclude tutte le operazioni effettuate fino al 2 novembre 2014 e prevede la possibilità di registrazione entro 30 giorni: pertanto le eventuali comunicazioni o annotazioni potranno essere effettuate entro il 2 dicembre prossimo.
Per coloro che dovranno mettersi in regola sarà necessario rivolgersi agli sportelli del Dipartimento dei trasporti (Motorizzazione civile) e aggiornare la Carta di circolazione: la tariffa per ogni cambiamento ammonta a 25 euro (16 euro di imposta di bollo e 9 euro di diritti di Motorizzazione). Qualora i nominativi riportati su patente e libretto non dovessero coincidere, si potrà andare incontro a una sanzione molto salata, che va dai 705 ai 3.526 euro ed eventualmente al ritiro della Carta di circolazione. Confartigianato ricorda che la circolare del 10 luglio ha già escluso dall’applicazione della norma tutti i veicoli commerciali per il trasporto di merci per conto terzi o proprio (provvisti di licenza), così come gli autoveicoli adibiti al trasporto persone, Ncc, bus e taxi. E’ bene evidenziare che il campo di applicazione della circolare è, comunque, molto meno ampio di quello che si può pensare grazie a una serie di esenzioni. Confartigianato si riserva di fornire ulteriori indicazioni che potrebbero intervenire nei prossimi giorni. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il responsabile della Federazione autoriparazione, Emiliano Calchetti (0564.419622).