GROSSETO – Il Club Lions Host di Grosseto ha aperto il suo ciclo di appuntamenti ponendo l’attenzione su uno dei sentimenti più nobili dell’uomo organizzando una conferenza sulla “Amicizia”. Relatrice dell’incontro, svoltosi all’Hotel Gran Duca tra i soci e numerosi ospiti, è stata Margherita Iannitelli, moglie del Lion Filippo Iannitelli, che con la grazia e la capacità di trasferire agli altri concetti complessi in parole semplici e concise ha definito l’amicizia: “Un libero scambio di sentimenti e contatti rispettosi, costanti nel tempo”. Reciproco rispetto messo alla prova dal tempo e spesso messo in pericolo dal suo acerrimo nemico: il pettegolezzo, anche se non meno pericolose sono le parole senza controllo o quelle semplici frasi non provenienti dall’intimo che spesso noi toscani siamo così facili a dire. D’altronde, come ricorda Iannitelli, Curzio Malaparte nel suo libro “Maledetti Toscani” scrive che noi talora abbiamo l’inferno nella bocca ma il cielo negli occhi.
L’amicizia diventa vitale quindi anche per l’organizzazione di un gruppo o nel caso specifico di un Club Lions ma può essere alimentata solo se esistono alcune condizioni necessarie come la tendenza all’ascolto, la comprensione, la generosità d’animo, la cooperazione e l’aiuto reciproco in assenza di ogni strumentazione personale. Caratteristiche che i soci del Club sanno quanto possano rilevarsi utili ad alimentare quelle energie che servono ad aiutare il prossimo, d’altronde Margherita Iannarilli, citando un antico saggio cinese, paragona le persone ai fiori: se sboccia uno fatalmente sboccerà anche l’altro, raggiungendo armonia ed equilibrio.
Nel corso della serata sono stati premiati i soci Massimo Felicioni per suoi quindici anni di attività, Luigi Franco Moretti e Franco Di Murro per il ventennio e infine la palma alla continuità nel movimento lionistico è andata al socio Edo Cei, per i suoi trentacinque anni di attività.